Chi è Mark
Un altro motivo del successo di questa serie va cercato, senza dubbio, nelle trame delle storie, ricche di mistero e di azione, rapide, piene di spunti e di trovate. E, senza dubbio, Mark ha delle caratteristiche peculiari nelle sue avventure. Per esempio, il tema portante di molti episodi è quello dello spionaggio, inesorabilmente connesso al tipo di conflitto nel quale sono coinvolti i Lupi dell'Ontario. La guerra combattuta nel Nord America alla fine del Settecento è, infatti, una guerra di liberazione del tutto particolare, dato che quello inglese non è un vero e proprio insediamento coloniale come lo fu in India, nel Kenia o in altre parti del mondo. Qui, i "colonizzati" sono della stessa razza dei "colonialisti" e dunque la Guerra d'Indipendenza è simile, per molti versi, a una guerra civile. Regna in essa un clima confuso, ambiguo, dove i due avversari parlano tra loro la stessa lingua e hanno le stesse fattezze fisionomiche. Un clima dove basta indossare un abito per passare da una parte all'altra, dove nemico e amico si confondono, dove il doppio gioco la fa da padrone. Senza dimenticare che gli Inglesi sono stati i più grandi colonialisti della Storia, nel senso dell'efficienza, delle capacità combattive e dell'aver saputo trasfondere la loro civiltà in terre lontane.
In questo sfondo equivoco, più che una guerra si combatte una guerriglia, più che grandi scontri sui campi di battaglia, si combattono piccole azioni di guerra partigiana, si compiono rappresaglie, sabotaggi. È una guerra combattuta casa per casa, villaggio per villaggio, dove spesso il nemico non ha volto, dove l'amico può rivelarsi un traditore. Una spia, appunto. E l'ambiguità di questa guerra senza trincee e senza schieramenti contrapposti esalta la suspence, il colpo di scena, il nemico mascherato, il tradimento, la diserzione, l'avidità di guadagno personale che prevarica sugli ideali patriottici. Un mondo di inganni che favorisce i temi più affascinanti dell'avventura.