Tex e le donne

Tex e le donne

Chi è Tex

Affascinanti, imprevedibili, letali. Ma una sola gli è rimasta nel cuore: la moglie Lilyth!

"Tu non mi perderai", dice Tex alla moglie Lilyth, che verrà uccisa da una epidemia provocata da coperte infette distribuite da mercanti bianchi. Tex la vendicherà e sarà fedele alla sua memoria, non legandosi più a nessuna altra donna. Ma anche se il Ranger non vive storie d'amore, ci sono molti character femminili importanti nelle sue avventure. Sono soprattutto "dark ladies" inquietanti e malvage.

Tra esse ricordiamo la bella sacerdotessa del vudù Loa, alleata prima di Mefisto e poi del figlio Yama nel combattere Tex, la Maschera di Ferro (al secolo, la giocatrice Lola Fuente), capo di un racket criminale a New Orleans, l’affascinante strega indiana Mitla e la cinese Ah-Toy, leader di una setta segreta cinese. Sono belle, sono letali, ma nulla possono contro Tex!

Naturalmente, le rappresentanti del sesso femminile in Tex non sono sempre personaggi negativi,anzi, alcune di loro sono decisamente memorabili per temperamento e coraggio, oltre che per la loro avvenenza. È il caso, per esempio, di Lena e di sua figlia Donna. Lena era stata la compagna dello sceriffo di Bannock, Ray Clemmons, che poi un giovane Kit Carson scoprì essere il capo occulto della temibile Banda degli Innocenti, un gruppo di razziatori che terrorizzava il Montana con le sue scorrerie. Lena, scoperta l'attività criminale del suo uomo, non esita a schierarsi dalla parte di Carson.

Anche la vedova indiana del sergente Torrence, Luna, ritrae un tipo di donna tutt'altro che convenzionale. A causa dell'inflessibile severità del maggiore Craig, che aveva disposto l'allontanamento delle mogli indiane dei soldati, il sergente Torrence guida i suoi uomini in una diserzione di massa. Sulle loro tracce si metterà una banda di cacciatori di uomini alle dirette dipendenze dell'esercito. Sono dei veri e propri tagliagole, per di più con piena licenza di uccidere. L'intervento di Tex eviterà un massacro, ma non la morte del valoroso sergente. Ritroveremo Luna in una drammatica vicenda, in cui il suo intervento sarà risolutivo addirittura per la vita di Tex. Diablo Rojo Narvaez e i suoi Yaqui, in visita al campo Navajo, rapiscono alcune donne Yavapai ospiti del villaggio, tra cui la nostra Luna. Nel tentativo di liberarle, Tex cade prigioniero, ma il coraggio di Luna, che uccide uno dei carcerieri, darà al Ranger l'occasione per riguadagnare la libertà e sconfiggere il predone yaqui.

E, a proposito di donne coraggiose, come non ricordare Elvira Montoya e la sua dama di compagnia, la giovane apache Sarita? I Montoya sono un'antica famiglia che coltiva uno spiccato senso dell'onore, anzi, un vero e proprio pregiudizio nobilesco, in quanto discendenti dei conquistadores, e non vedono di buon occhio la relazione tra Elvira e il matador Rafael Guerrero, sovrano nell'arena ma plebeo per nascita. Quando scoprono che Elvira porta in grembo un figlio di Rafael, decidono di uccidere quest'ultimo per vendicarsi di quello che ai loro occhi appare come un oltraggio sanguinoso. Elvira, però, fa valere le sue ragioni con caparbietà, e anche Sarita affronta con grande dignità le sofferenze che i fratelli Montoya, con il loro padre, le infliggono a causa della sua fedeltà a Doña Elvira.

Fiore di Luna è, invece, la figlia del capo Ute Naso Piatto, ed è la donna che raccoglie Kit Willer dalle acque del Little Colorado, dopo che questi vi era precipitato, ferito e senza memoria, a seguito di uno scontro a fuoco con una banda di contrabbandieri. Chiamato Tonkawa, "portato dal fiume" in lingua ute, Kit vive una breve e intensa storia d'amore con Fiore di Luna, funestata però da alcuni drammatici avvenimenti: l'uccisione di Naso Piatto per mano di Corvo Nero, un guerriero Ute suo nemico e rivale in amore di Kit; la guerra scatenata contro i Navajos, additati come responsabili della morte di Naso Piatto, che vedrà addirittura Tex e suo figlio "l'un contro l'altro armati"; infine, la morte della coraggiosa Fiore di Luna nel tentativo di salvare il suo amato Tonkawa da una pallottola che gli era destinata.

Torniamo, però, alle eroine negative con un nome di tutto rispetto: Lily Dickart. I lettori più fedeli ricordano bene la sua apparizione sulle scene al fianco del fratello Steve e il suo ruolo nel traffico d'armi con il Messico che entrambi gestivano sotto la copertura della loro attività artistica. Ma, se Steve Dickart è assurto alle massime vette della magia nera, con il nome di Mefisto, la bella e spregiudicata Lily aveva fatto perdere le sue tracce, almeno fino a poco fa. La ritroviamo, infatti, nell'albo 501 al fianco di un singolare aristocratico, per metà raffinato decadente e per metà imprevedibile avventuriero: il conte Ivan Leonov. Nella Parigi ottocentesca, Lily, oramai perfetta signora dell'alta società, incontra un maestro indiano di arti occulte, in grado di ricondurre i trapassati dal mondo delle ombre alla vita terrena, e gli chiede di riportare in vita Mefisto, perché possa finalmente consumare la sua vendetta. Sarà lei, infatti, a organizzare la trappola nella quale dovranno cadere i quattro pards, assumendo, in questo ritorno del sinistro negromante, un ruolo di assoluto rilievo che la rende degna di figurare come una autentica Signora del Male accanto alla titanica figura di Mefisto.