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Almanacco Paura 2014
Quando Dio fece Adamo, gli concesse di avere due compagne: una è la famosa Eva della tentazione, di cui si ricordava ancora, anni fa, la pubblicità di uno scooter (“Chi Vespa mangia le mele…”); l’altra, meno nota al pubblico profano, ma con diritto di prelazione perché venuta prima della stessa progenitrice dell’umanità, è Lilith. Spirito inquieto, femmina indipendente, secondo alcuni strega e, per i babilonesi, demone invincibile, Lilith fu certamente una moglie disubbidiente. Per questa ragione, dicono i testi, Adamo volle ripudiarla e fondare la civiltà patriarcale.
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Da lei discenderebbe la stirpe dei vampiri, e noi possiamo aggiungere: delle scrittrici di romanzi vampirici. Che oggi sono tali e tante da crearci imbarazzo nella scelta. C’è chi scrive storie di amore tra vampiri ed esseri umani, come Stephenie Meyer, celeberrima autrice di Twilight; chi evoca personaggi tenebrosi, ma segretamente belli, come il conte di Saint-Germain di Chelsea Quinn Yarbro (la quale, partita come autrice di fantascienza, ha trovato nella litania del sangue il suo terreno di caccia più fruttuoso); e c’è infine chi, come Laurell K. Hamilton, ha voluto creare un personaggio positivo di nome Anita Blake, cacciatrice di vampiri che può considerarsi una versione matura di Buffy, l’ammazzavampiri collegiale dai grandi ascolti in tv. Naturalmente, esistono decine di altre autrici specializzate in romanzi rosa del terrore, testi dell’Oltretomba erotico, avventure spinte che si pongono l’inquietante domanda: “C’è posto per il sesso dopo la morte?”. Ma perché perdere tempo con le narratrici di serie B o con quelle che faticano tra un capitolo e l’altro per rispettare le consegne a fine mese? Meglio, molto meglio inquadrare il fenomeno dall’alto e raccontare la letteratura neo-vampiresca, partendo dai suoi vertici. Ci occuperemo, quindi, delle tre regine consacrate del Vampire Circus, lo spettacolo di pathos e crudeltà, leggiadria e sensazioni proibite più in voga degli anni Duemila...
Le altre anteprime dei dossier che troverete sull'Almanacco della Paura 2014:
► Mille lame nel buio
► Un corpo in prestito
In apertura: Aldo Di Gennaro mette in posa, da sinistra a destra, Stephenie Meyer, Chelsea Quinn Yarbro, Laurell K. Hamilton.
A fianco: Adamo e Eva colgono il frutto del peccato, istigati da Lilith, in un dipinto di Hugo van der Goes
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