Il tema di questo Dossier, di cui stiamo per narrarvi splendori e miserie, è il cosidetto
Horror-thriller all’italiana. Nato dal travolgente successo ai botteghini dei primi due film di
Dario Argento (
L’uccello dalle piume di cristallo e
Il gatto a nove code, entrambi usciti agli inizi del 1970), è stato un’improvvisa manna dal cielo per il nostro cinema medio alla disperata ricerca di un nuovo filone d’oro che potesse sostituire i bei tempi andati, quando impazzavano gli spaghetti-western, ormai agli ultimi respiri per colpa delle pagliacciate di Trinità e dei suoi emuli.
 Cliccate sull'immagine per ingrandirla |
L’inaspettato successo di Argento apre la scia a imitatori che sfornano a ritmi infernali una serie di film aventi nel titolo il nome di un animale: scorpioni, ragni, farfalle, lucertole, tarantole, arieti, abbastanza da riempire dieci serragli. Niente di cui meravigliarsi: dopo
Per un pugno di dollari (1964), la moneta americana compare più o meno appropriatamente in decine di altri titoli, così come i personaggi di
Django e
Ringo, protagonisti di finti séguiti; lo stesso accadrà per i futuri filoni, i
Malizia-movies nati dopo il
Malizia di
Salvatore Samperi, e il poliziesco d’azione, successivo al boom di
Roma violenta, che dà il via a una ridda di titoli con capoluoghi contrassegnati dal medesimo aggettivo o dall’altrettanto inequivocabile “a mano armata"...
Le altre anteprime dei dossier che troverete sull'Almanacco della Paura 2014:►
Sospiri di sangue►
Un corpo in prestitoIn apertura: un particolare della locandina del film "Sei donne per l'assassino" di Mario BavaA fianco: una mano guantata colpisce, ne "L'uccello dalle piume di cristallo".