Cliccando sull’illustrazione in apertura potete sfogliare la gallery con le immagini relative all’articolo.
Dopo ben oltre un quarto di secolo di vita editoriale, è tempo per Dylan Dog di lanciare una nuova sfida ai lettori – e anche ai suoi autori –, dimostrando di essere un personaggio che ha ancora tanto da dire e da offrire in termini di idee e di emozioni. Il rilancio della serie è stato affidato al duo formato dallo sceneggiatore Roberto Recchioni e dal redattore Franco Busatta. Li abbiamo incontrati, per farci raccontare in cosa consiste e attraverso quali passaggi giungerà in porto questo atteso rinnovamento.
La decisione di ridare nuova linfa a un personaggio come Dylan comporta un lavoro di non poco conto… raccontateci come state lavorando al rilancio.
asciugando alcune spiegazioni che rischiano di appesantire la lettura, ma anche facendo un uso meno esteso dei balloon di pensiero. Inoltre, già nelle prime storie pubblicate avrete notato il passaggio dal “voi” al “lei”, quando i personaggi parlano tra di loro. Abbiamo deciso questo cambiamento per cercare di spostarci su binari più contemporanei e su un tipo di parlata più comune nella vita di tutti i giorni.
Ci sono già altri segni tangibili del cambiamento in atto?
Abbiamo adottato un approccio più sperimentale e meno narrativo: più che raccontare una storia, la copertina deve evocare un “mood”.

FB: Non è l’unica sorpresa legata a questa storia. Vi basti sapere che l’ispettore Bloch andrà in pensione!
RR: Difatti, nel terzo albo del ciclo, che vede Gigi Simeoni in veste di sceneggiatore e Giampiero Casertano a illustrare le tavole, verrà introdotto il sostituto di Bloch, l’ispettore Carpenter.
Carpenter? Questo nome non ci suona nuovo…
ventiduesimo Gigante (quest’ultimo in edicola proprio in questi giorni).FB: I racconti saranno realizzati da vari autori (niente volumi monografici, dunque) e, idealmente, riporteranno tutto quanto a com’era nel 1986. Nel primo Maxi del nuovo corso (in arrivo a fine ottobre 2014), toccherà a Luigi Mignacco presentarci questa sorta di ulteriore universo narrativo parallelo, con un episodio che introduce un nuovo angolo del multiverso dylandoghiano.
Quali sono i piani per il Dylan Dog Color Fest, invece?
FB: Per il prossimo Color Fest primaverile, quello “tematico”, abbiamo in serbo una vera chicca, che materializza il sogno di tanti lettori che, nel corso degli anni, hanno spesso scritto per chiederci di realizzare avventure in cui i personaggi bonelliani si incontrassero.
Vedremo dunque il nostro Dylan affiancato a Nathan Never (in una storia firmata da Davide Rigamonti e Ivan Calcaterrra), Martin Mystère (Mignacco/Piccatto), Napoleone (Ambrosini e Paolo Bacilieri) e Mister No (Michele Masiero ai testi e Fabio Civitelli ai disegni).
intervista a cura di Luca Del Savio