Julia ha perso entrambi i genitori in un incidente stradale, quando lei aveva appena tre anni e la sorella
Norma tre mesi. Della famiglia di origine, oltre alla sorella, resta soltanto
Lillian Osborne, la nonna materna ultrasettantenne, che ha allevato le due nipotine. Norma di professione fa la modella, un mestiere che la obbliga a essere sempre in giro per il mondo. Un tale tipo di vita, affannata e priva di punti di riferimento, la porta a frequentare spesso ambienti equivoci. Questo non le permette di liberarsi dal suo drammatico problema: la droga. Gli incontri tra le due sorelle sono rari, ma sempre intensi. Di origine contadina, la nonna Lillian abita per sua decisione in un confortevole pensionato di campagna. Divide con Julia la preoccupazione per Norma, e il suo più grande desiderio riguardo alla nipote maggiore è che convoli a giuste nozze. Come tutti gli anziani, ama rievocare il passato, soprattutto gli anni trascorsi accanto al marito Walter,un archeologo, con cui ha viaggiato lungamente all’estero.

Talvolta, mentre fantastica d’altro, fornisce alla criminologa grani di saggezza che gettano nuova luce sui suoi problemi, decretando soluzioni impensabili. Della ristretta cerchia degli affetti di Julia fa parte anche
Toni, la gatta persiana che vive con lei. Spesso le accarezza il pelo, bianco
e morbido, in cerca di conforto alla solitudine.

Ogni mattina, a tenerle in ordine la casa, va
Emily Jones, una colf nera che è entrata di diritto a far parte della sua famiglia. Emily ha un passato burrascoso, contraddistinto da una probabile militanza nelle "Black Panthers"! È una donna dotata di buon senso e di spirito pratico; nutre nei confronti di Julia un sentimento protettivo, quasi materno. Conserva, però, un astio pungente nei confronti del mondo "governato dall’uomo bianco"! Nella sua complessa vita famigliare ha avuto diversi mariti e un numero imprecisato di figli, tra cui
Luther, esperto d’informatica ed ex hacker.