Dalla parte dei mostri

Dalla parte dei mostri

Chi è Dylan Dog

Reali o arcani, feroci o inermi. Li chiamano mostri, ma spesso sono identici a noi...

A parte pochissime eccezioni, non ci sono cattivi fissi. Di voltain volta, si passa dagli zombi ai serial killer, dall'Uomo Lupo al "semplice" assassino, dai vampiri ai maniaci criminali, dalle entità soprannaturali ai folli che si credono (o sono) la reincarnazione del dottor Jekyll o di Frankenstein.

La Morte in persona è la vera e perenne avversaria di Dylan, la Morte medioevale, con mantello nero e falce in spalla, filo conduttore costante di una "danza macabra" (spesso accompagnata da "canzoni" in versi) che percorre tutta la serie.

Xabaras. Pur essendo apparso relativamente di rado, è stato il primo e più grande nemico di Dylan, a partire dal numero uno, "L'alba dei morti viventi". Il suo nome è l'anagramma di quello del demone Abraxas. Biologo, alla ricerca del siero dell'immortalità, è lui a risvegliare i morti e a trasformarli in zombi. Nella dimensione fantasy e sognante del numero 100, "La storia di Dylan Dog", si scoprirà che egli è la "metà oscura" del padre di Dylan, separato dalla parte buona (che è stata relegata in un'altra dimensione), dopo aver provato su se stesso il suo siero.

Killex. Protagonista finora di due storie, è a metà tra il classico scienziato pazzo e l'Hannibal Lecter de "Il silenzio degli innocenti": una specie di Jack lo Squartatore che sventra le sue vittime per trovare l'essenza stessa della vita, una prova fisica dell'esistenza dell'anima.

Mana Cerace. Anche lui protagonista di due avventure, è un'entità malvagia generata dall'oscurità. Anzi, è l'incarnazione stessa del buio e delle paure ancestrali e infantili legate al mondo delle tenebre.

I mostri e gli alieni. I mostri costituiscono una categoria a parte. Spesso sono "cattivi", ma molto più di frequente sono vittime innocenti della paura, e quindi dell'odio, per il "diverso" e per l'"anormale".E l'atteggiamento di Dylan nei loro confronti è un altro punto di forza della serie: pietà umana, comprensione, commosso amore.I riferimenti cinematografici principali sono "Freaks" di Tod Browning (1932) e "The Elephant Man" di David Lynch (1980). Esemplare in questo senso è la storia di "Johnny Freak" (nell'albo omonimo, che ha poi avuto un seguito ne "Il cuore di Johnny"): un ragazzo mutilato delle gambe e tenuto segregato in cantina, in uno stato quasi animalesco, dagli sciagurati genitori. E anche quando il mostro (che sia un essere deforme, un "blob" o una persona sfigurata) è veramente malvagio, Dylan, pur costretto a combatterlo e a ucciderlo, non può fare a meno di provare compassione per lui, e di pensare che gli unici veri mostri sono quasi sempre gli uomini, siamo noi.

Altra categoria a parte, gli alieni sono apparsi più volte nellaserie, e in particolare in una trilogia ufologica (composta dagli albi "Terrore dall'infinito", "Quando cadono le stelle" e "Lassù qualcuno ci chiama") ispirata sia alle teorie psicanalitiche (gli extraterrestri come proiezioni delle paure dell'inconscio) sia alla visione positiva ed ecumenica dei film di Spielberg ("Incontri ravvicinati del terzo tipo" ed "E.T.").