Michele Medda, Antonio Serra, Bepi Vigna

09/05/2013


Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna si incontrano, all'inizio degli Anni Ottanta, presso il Centro Culturale "Il Circolo", diretto da Gianfranco Ghironi. Benché provengano da esperienze diverse (Medda, laureato in Lettere con una tesi sul giallo italiano, ha collaborato con una radio privata; Serra ha realizzato una rivista amatoriale di fantascienza intitolata "Fate largo!"; Vigna, laureato in Giurisprudenza, ha lavorato come procuratore legale e ha firmato per il quotidiano "L'Unione Sarda" articoli legati soprattutto allo studio delle tradizioni popolari isolane), i tre sono uniti dalla comune passione per il fumetto e partecipano al gruppo "Bande Dessinée". Grazie all'incontro con Alfredo Castelli, si vedono approvare alcuni soggetti per Martin Mystère, poi scrivono a sei mani la loro prima storia del Detective dell'Impossibile, approdando così alla Sergio Bonelli Editore. Sempre lavorando in trio, realizzano altre sceneggiature per Martin Mystère, Dylan Dog e Zona X. Infine, dopo avere curato insieme il progetto di Nathan Never e Legs Weaver, si dedicano separatamente alla sceneggiatura delle singole storie. Medda ha firmato in solitario avventure di Tex, Nick Raider e Dylan Dog, oltre a una storia a fumetti, "Digitus Dei", disegnata da Casini, pubblicata da Magic Press e attualmente ristampata dalla casa editrice Peter Pen. Serra, che è anche il curatore redazionale di Nathan Never e Legs Weaver, è stato protagonista di una lunga "conversazione" sul fumetto raccolta in "Eroi di inchiostro", di Alberto Ostini e Giovanni Garbellini; nel 2001, ha debuttato in edicola il suo nuovo personaggio, Gregory Hunter. Da solo, Vigna, esperto di fumetto franco-belga, scrive testi per Nick Raider e Zagor. Ha pubblicato per i tipi della Condaghes un racconto fantastico, dal titolo "L'estate dei dischi volanti", oltre a vari saggi (insieme a Medda); con gli altri due componenti della "banda dei sardi" e Michele Masiero, ha firmato "Raccontare Martin Mystère" (Glamour).