E venne un ufo

“Non esistono serie possibilità di un nostro imparentamento con altre civiltà dovuto a viaggi nello spazio; la nostra specie è ovviamente il prodotto delle condizioni biologiche terrestri”… Che peccato, viene quasi da dire.

L'archeologo Carter E. Graham svela il segreto delle "teste di pietra" dell'Isola di Pasqua (illustrazione di Aldo Di Gennaro)

La sentenza del fisico inglese Paul Charles William Davies – che della Questione Extraterrestre si è occupato a lungo, con metodo rigoroso e grande serietà – sembra tagliarci le gambe in partenza. La cosiddetta “paleo-astronautica”, uno dei cavalli di battaglia dell’ufologia d’assalto, sarebbe soltanto un cumulo di fanfaluche senza capo né coda: gli alieni, che ancor oggi insistono nel visitarci clandestinamente, non sono sbarcati sul nostro pianeta neppure nella remota antichità o comunque – se gli fosse capitato di fermarsi a fare il pieno da queste parti – non hanno lasciato alcuna traccia, alcuna prova inconfutabile del loro passaggio.

Per chi – come voi, presumiamo – frequenta abitualmente i labirinti della mysteriologia, questa è una storia vecchia e un po’ trita. Ci tratterremo, dunque, dal ripercorrere dettagliatamente la vastissima bibliografia che è sorta intorno all’ipotesi – o meglio, alle varie ipotesi – sull' “antica colonizzazione” della Terra da parte di esploratori spaziali.

D’altro canto, però, se non vogliamo trovarci a camminare nella nebbia su un ghiaccio troppo sottile, un ripassino veloce-veloce si impone [...]

L'articolo continua sull'Almanacco del Mistero 2015.

Le altre anteprime del dossier:

► Tutte le strade portano a Mongo di Graziano Frediani e Maurizio Colombo.

► Il magico segreto di Shannara di Giuseppe Lippi.

In apertura: secondo le teorie fanta-evolutive di Zecharia Sitchin, gli Anunnaki, provenienti dal pianeta Nibiru, prelevarono dalle scimmie il genoma necessario per dare vita alla razza umana (illustrazione di Aldo Di Gennaro).