Tra gli ospiti di primo piano della recente edizione di Lucca Comics & Games, Mike Richardson è fondatore e amministratore delegato della Casa editrice statunitense Dark Horse Comics. In uno degli incontri ufficiali cui ha partecipato durante la kermesse toscana, il fumettista oregoniano ha avuto modo di ricordare la collaborazione con la nostra Casa editrice e in particolare con Sergio Bonelli, di cui ricorre oggi l’anniversario della nascita.

Alla fine degli anni 90, infatti, Dark Horse ha pubblicato per il mercato statunitense alcuni albi bonelliani appartenenti alle collane Dylan Dog, Martin Mystère e Nathan Never. Lavorandoci, è stato normale per Richardson venire a Milano per incontrare Sergio. Ecco la traduzione italiana delle parole con cui ha raccontato l’occasione, che pensiamo renda grande omaggio alla figura del nostro compianto editore.

Sergio Bonelli voleva vedere alcune sue creazioni, e alcune creazioni di suo padre, pubblicate negli Stati Uniti. Mi sono offerto di farlo io, così sono andato a Milano per incontrarlo, insieme a mia moglie.

Quando siamo arrivati in albergo ci hanno detto che non potevano accettare il mio pagamento. Al ristorante è successa la stessa cosa. Non riuscivamo a capire cosa stava succedendo, ma alla fine abbiamo scoperto che Sergio, sapendo dove avremmo alloggiato, aveva pagato il conto prima ancora che potessimo arrivare in Italia. Un’altra volta, invece, la compagnia aerea aveva smarrito i nostri bagagli e lui si è assicurato che io avessi una camicia e una giacca per poter entrare nel ristorante dove aveva fissato il nostro appuntamento.

Lui era un po’ preoccupato che il pubblico statunitense potesse non essere interessato ai suoi personaggi. Così abbiamo scelto come copertinisti alcuni disegnatori statunitensi che lui ammirava – Dave Gibbons, Arthur Adams e Mike Mignola – e io ho pensato di stampare un libro di “Star Wars” e regalarlo a chi avesse comprato i tre personaggi di Sergio. Ovviamente è stato un grande successo, e lui ne era rimasto contentissimo.

Una delle belle cose che sono successe questa settimana a Lucca è che ho conosciuto suo figlio Davide, che non avevo mai incontrato. Abbiamo parlato molto, ed è anche venuto ad ascoltare una delle presentazioni che ho tenuto. Non sapevo che lui fosse in platea, e ho parlato di suo padre anche in quell’occasione. Sfortunatamente, come sapete, Sergio ci ha lasciati alcuni anni fa, ma era veramente una persona splendida. Siamo stati molto contenti di aver potuto collaborare con lui.