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Intervista Martin Mystère
Pur essendo nato nel 1942, Martin Mystère dimostra all'incirca 55 anni. Lo Speciale Martin Mystère n.42, in edicola a partire da martedì 29 luglio, si concentra proprio sulla biografia del personaggio creato da Alfredo Castelli, mentre, nel flip-book, inizia la bibliografia del Detective dell'Impossibile. Entrambi i racconti arriveranno però a conclusione nel prossimo numero, in uscita a fine autunno.
► Com'è nata l'idea di questo nuovo Speciale di Martin Mystère?
L'ottimo riscontro della Storia mysteriosa del mondo (che ha occupato gli Speciali del 2023 e 2024) ci ha portati a pensare di occuparci della storia (senza "S" maiuscola) del Detective dell'Impossibile. Il mio intento, però, era quello di affrontare l'argomento da un punto di vista differente (quindi, usando il "pensiero laterale" che ha sempre contraddistinto il nostro Buon Vechio Zio Alfy) e provare a indagare sul più grande mistero di Martin Mystère. No, non parliamo di uno dei "grandi enigmi" che il Detective dell'Impossibile ha affrontato in oltre 43 anni di avventure, ma proprio di un suo mistero personale.
Per molti tra i più accaniti lettori mysteriani il più grande "mistero di Mystère" è la sua età "sempreverde"!
Per molti tra i più accaniti lettori mysteriani (tra cui anche il sottoscritto) il più grande "mistero di Mystère" è la sua età "sempreverde". Già, perché Martin, a differenza della stragrande maggioranza degli eroi a fumetti, non solo vive nel mondo contemporaneo (a differenza di Tex, Zagor o Nathan Never, per esempio) e non in un indefinito presente (come Dylan Dog o Julia), ma ha una precisa data di nascita: il 26 giugno 1942. Questo significa, conti alla mano, che oggi dovrebbe avere 83 anni suonati, un'età non esattamente consona a molte delle avventure che vive ogni mese.
Sappiamo che un suo vecchio zio inglese (Paul Mystère) gli ha donato alcune speciali pillole che sembrano ritardare l'invecchiamento, ma poiché anche tutte le persone che gravitano attorno a lui (e non parliamo solo di familiari e amici stretti) non sembrano invecchiare, qualcosa non torna. L'ispettore Travis, per fare un esempio, indipendentemente da quanto si possa mantenere in salute, secondo le norme lavorative statunitensi, dovrebbe essere in pensione da almeno tredici anni (immaginando che abbia all'incirca la stessa età di Martin e non sia, in realtà, leggermente più vecchio). E che dire di Angie, Dee e Kelly, o addirittura di alcuni esponenti di spicco degli Uomini in Nero?
La questione diventa anche più singolare se consideriamo che Martin è un personaggio pubblico e nessuno sembra fare caso alla sua veneranda età, oppure al numero esorbitante di stagioni della sua trasmissione televisiva, Mystère's Mysteries. Sì, abbiamo l'esempio del grande Piero Angela, che ha condotto Superquark fino all'incredibile età di 94 anni, ma il nostro Martin Mystère è ancora oggi un uomo d'azione che risulta attraente per esponenti del gentil sesso decisamente più giovani di lui (come dimostra una delle sue recenti avventure in cui indaga su un enigma legato a Napoleone e Stanley Kubrick). La sua età apparente è al massimo quella di un cinquantacinquenne in ottima forma.
Insomma, ci troviamo di fronte a un mystero che qualcuno definirebbe "l'elefante nella stanza".
► Alfredo Castelli aveva detto che bisogna considerare che gli eroi dei fumetti invecchiano molto lentamente...
Infatti, Alfredo spiegava che la proporzione di invecchiamento tra persone reali e personaggi dei fumetti fosse simile a quella che intercorre tra gatti (o cani) ed esseri umani, con un rapporto di anni a vantaggio dei personaggi di fantasia. Solo che si tratta di una spiegazione che necessita di uscire dalla finzione narrativa.
► Quindi, rimanendo dentro la finzione narrativa, come si spiega?
Per saperlo, bisogna leggere il nuovo Speciale di Martin Mystère. Posso anticipare che il motore di tutto parte da un paio di discepoli di Kut Humi che, incaricati di redigere le biografie dei principali affiliati esterni di Agarthi, hanno scoperto l'incongruenza temporale del Detective dell'Impossibile (e di tutte le persone che fanno parte del suo mondo). Questo li spinge a indagare più a fondo, anche perché quest'incongruenza è riscontrabile solo stando all'interno di Agarthi: nessun altro, nel mondo esterno, pare accorgersene, Martin compreso. La storia del Detective dell'Impossibile viene quindi ripercorsa alla ricerca dell'origine del fenomeno, e per non lasciare nulla al caso, si parte dal Docteur Mystère e da Cigale, il primo antenato di Martin di cui si hanno notizie certe.
► Il numero di pagine di un solo Speciale, però, non sembra sufficiente ad affrontare l'argomento, giusto?
Come per la Storia mysteriosa del mondo, si sono resi necessari due Speciali, ma questa volta non dovremo attendere un anno tra un albo e l'altro, perché lo Speciale n. 43, con la seconda parte di "Il mistero di Martin Mystère", arriverà in edicola prima della fine dell'anno.
► Due Speciali nello stesso anno, quindi. Ma ogni Speciale di Martin Mystère ha la peculiarità di avere un flipbook, leggibile girando al contrario la parte posteriore dell'albo. Qual è l'argomento che hai deciso di affrontare in questo caso?
Il flipbook è dedicato alla bibliografia completa di Martin Mystère. Il Detective dell'Impossibile è anche uno scrittore che, nel corso della sua lunga carriera, ha pubblicato decine di libri.
Il flipbook è dedicato alla bibliografia completa di Martin Mystère. Come tutti i mysteriani sanno, il Detective dell'Impossibile è anche uno scrittore che, nel corso della sua lunga carriera, ha pubblicato decine di libri. Per spiegare meglio di cosa si tratta, mi autocito, riprendendo quanto ho già scritto nell'introduzione del flipbook:
"«Il suo primo libro, Mystère's Mysteries of the Past (1978) è stato un best-seller internazionale; altrettanta fortuna hanno ottenuto i volumi successivi (fino a ora ne sono usciti dodici, tra cui SOS Planet Earth, particolarmente apprezzato dagli ecologi)...». Queste parole, scritte da Alfredo Castelli in una breve biografia del Detective dell'Impossibile, presente sul retro dell'Almanacco del Mistero 1988, ci danno una precisa misura della produzione letteraria di Martin, aggiornata a novembre 1987 (data di pubblicazione dell'albo). Dei dodici volumi citati, però, conosciamo solo otto titoli. Nel corso degli anni, la bibliografia mysteriana si è costantemente arricchita (Martin ha continuato a scrivere, ne sono prova i numerosi Dizionari dei Misteri e Almanacchi che "attingono" dai suoi libri), ma il divario tra il numero di opere "pubblicate" e i titoli conosciuti si è ulteriormente allargato. Insomma, la produzione libraria di Martin è rimasta perlopiù nebulosa, ipotetica e, come se non bastasse, nel tempo sono sorte anche alcune incongruenze. Per esempio, dopo vent'anni di pubblicazione della serie a fumetti, in "Vent'anni di mysteri", viene riportato che il suo primo libro si intitola The Atlas of Mysteries e non più Mystère's Mysteries of the Past... com'è possibile?"
Grazie a un notevole lavoro di ricerca e di ricostruzione, potrete scoprirlo nei flipbook di questo e del prossimo Speciale (già, perché anche in questo caso, un solo flipbook non bastava). Finalmente, vi mostreremo tutte le copertine dei libri del Detective dell'Impossibile, tutti i retroscena di ogni singolo volume e i collegamenti con gli albi e i libri bonelliani che hanno attinto dalle "edizioni originali".
In Bonelli siamo tutti convinti che il Buon Vecchio Zio Alfy avrebbe apprezzato tantissimo questo lavoro ed è a lui che lo dedichiamo con tutto l'affetto possibile.
Speciale Martin Mystère 42 "Il mistero di Martin Mystère - Parte Uno", a cura di Alex Dante, con testi di Alfredo Castelli, copertina di Giancarlo Alessandrini. Dal 29 luglio in edicola, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.
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