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Magico Vento su Bonelli Digital Classic!

Per celebrare l'arrivo di Magico Vento nel catalogo digitale compreso nell'abbonamento del nostro servizio Bonelli Digital Classic, da oggi 17 luglio è disponibile la raccolta "Le visioni di Magico Vento"!

17/07/2024

Magico Vento su Bonelli Digital Classic!

Bonelli Digital Classic, la nostra piattaforma in abbonamento per la lettura dei fumetti digitali, da oggi consente a tutti gli abbonati di godere della lettura di tutti i fumetti di Magico Vento, il western a vocazione esoterica nato dalla penna di Gianfranco Manfredi nel 1997, le cui avventure sono state raccontate per oltre 130 numeri, tutti integralmente disponibili insieme alle miniserie "Il ritorno" e "Guerre Apache".

Magico Vento, Ned Ellis, è un personaggio strano e straniero in tutti i campi, indossa i pantaloni da soldato e la giacca di daino da nativo americano. Un grave disastro ferroviario avrebbe dovuto togliergli la vita, invece ne patisce solo una scheggia che gli ha provocato amnesia e una sensibilità nuova, ricettiva all'invisibile. In questa transazione, Ned abbraccia le proprie contraddizioni, bianco e sioux, soldato e sciamano.

Stilisticamente, in Magico Vento è possibile assistere a visioni, possessioni, manifestazioni del potere spirituale, fenomeni oscuri raramente approfonditi nel genere Western. Inoltre, Magico Vento ha rapporti paritari e a volte addirittura di bisogno con molte donne. Tutte queste caratteristiche costruiscono un western crepuscolare, che si svolge subito dopo la guerra di secessione e sullo sfondo delle reali guerre indiane. Un western che è ancora western ma che racconta la fine di un'epoca, quando i cavalli diventano misura della potenza di un motore: la rivoluzione industriale conquista anche la prateria. Proprio in questo ennesimo dualismo, l'avventura porta Ned a misurarsi non solo con i mostri del folklore, ma anche reali assassini, sfruttatori, uomini senza scrupoli che hanno realmente attentato la giustizia sociale nella edificazione di una società.

In Magico Vento il western diventa horror, per poi svilupparsi nello spirituale. Manfredi ha impresso in questo fumetto lo spirito del feuilleton, ogni episodio deve essere sconvolgente e il dramma travolge personaggi amati. Magico Vento si muove in una frontiera dura che è anche frontiera del racconto. Una sorta di ombra in negativo degli stilemi di Tex, per raccontare del western quello che la Casa editrice non aveva mai raccontato prima.

Frutto di approfondito studio di testi storici e di etnologia degli indiani d'America, ma anche esplorazione dei sentimenti umani a volte trascurati in questo genere, nella prima idea di Manfredi Magico Vento si presentava muto. Un confronto con lo stesso Sergio Bonelli convinse l'autore a fornire la parola al nostro eroe, soprattutto con lo scopo di poter godere di sagaci scambi con la sua brillante spalla: Willy Richards detto "Poe", una figura molto razionale e logica che fa da contraltare al misticismo che muove le azioni del protagonista.

Tutti gli albi dedicati al personaggio sono integralmente disponibili in abbonamento. L'abbonamento - che potete sottoscrivere da questa pagina - viene proposto ancora con il prezzo ridotto in offerta lancio: mensile a 9,99 euro (invece di 12,99) e annuale a 99,99 euro (invece di 129,99). Quest'ultima tariffa consente un risparmio di oltre 50 euro l'anno!

Per celebrare l'arrivo del personaggio nel nostro ricchissimo catalogo digitale, abbiamo organizzato una raccolta "Le visioni di Magico Vento". La selezione di avventure introduttive non può che iniziare con il mitico numero 1, "Fort Ghost", del luglio 1997, scritto (come tutte le storie comprese in questa Raccolta) da Gianfranco Manfredi e disegnato da José Ortiz. Copertina di Andrea Venturi (come per le storie seguenti). La primissima apparizione di Magico Vento a cui il lettore è chiamato ad assistere mostra Ned Ellis completamente ricoperto di sangue: è miracolosamente sopravvissuto a una esplosione di un treno militare, è un uomo che poteva considerarsi morto e che invece inizia a vivere.

Continuiamo con "Windigo" disegnato (come tutti i restanti episodi della Raccolta a eccezione del numero 16) da Pasquale Frisenda. Sul Windigo si sono raccontate infinite storie e scritti ponderosi studi, fino a farne la creatura più famosa dell'intera mitologia indiana (alcuni scrivono il suo nome Wendigo, altri Weendigo, ma la forma più diffusa è Windigo, che corrisponde tra l'altro alla pronuncia italiana). Un uomo può diventare Windigo se la scarsità dei viveri lo spinge al cannibalismo. Il Windigo si muove come uno spietato predatore, ma più vittime divora e più il suo corpo cresce in proporzione, e dunque la sua fame è insaziabile. Per altri particolari vi invitiamo a procedere subito con la lettura di questa avventura.

Il terzo capitolo di questa selezione è "La danza degli spettri". In questo celebre episodio si raccontano (ovviamente con una rielaborazione avventurosa e di pura fantasia) le origini di una cerimonia importantissima per i destini del Popolo dele Pianure: la "Ghost Dance". Questo rito non faceva parte dei tradizionali riti indiani e non era antico come la Danza del Sole. I suoi inizi vengono fatti risalire al 1869, quando Capelli Grigi, uno sciamano Piute, rivelò d'aver avuto una visione nella quale si annunciano l'avvento di un Messia indiano che avrebbe portato il paradiso in Terra, donando l'immortalità agli esseri umani e cancellando ogni distinzione tra le razze. Questo Messia era apparso a Capelli Grigi in compagni degli Spiriti degli indiani morti in battaglia. Il rito che doveva celebrare il prossimo avvento del Messia consisteva in una cerimonia collettiva durante la quale si entrava in trance e ciascuno poteva comunicare con i propri cari, guerrieri caduti. Dopo queste visioni, alcuni indiani sostenevano che gli Spiriti dei morti vivevano in pace, altri invece che erano turbati e impazienti.

Le visioni continuano ad assalire Magico Vento nel numero 16 "La grande visione", pubblicato nell'ottobre 1998 e disegnato da Goran Parlov. Ned Ellis si è risvegliato "sciamano" dopo un lungo sonno tra la vita e la morte. È in questa zona critica che per gli indiani d'America nasce, infatti, il "Potere della Visione", cioè la facoltà di comunicare con il mondo degli spiriti. La Visione non è, per gli indiani, qualcosa che si acquista grazie a delle pratiche particolari, e neppure in virtù di meriti proprio o dopo una lunga educazione spirituale. Non si tratta, insomma, di una tecnica, ma di un dono del Grande Essere Misterioso, concesso a pochi. In una Visione possono venire rivelati i destini dei popoli, oppure quelli individuali, ma si possono ricevere anche informazioni (su un certo luogo, su una certa persona), ispirazioni creative (per esempio per una nuova canzone) e insegnamenti pratici (come organizzare un gruppo, una danza, un rito, o persino imparare a cucire). Nella maggior parte dei casi però la Visione resta misteriosa e in larga parte indecifrabile anche per chi l'ha avuta, proprio come un sogno particolarmente intricato.

In Magico Vento 19 "La mano sinistra del diavolo", pubblicato nel gennaio 1999, assistiamo a un flashback nel passato di Ned Ellis, la sua formazione come pistolero impartita dal severo Sceriffo, un addestramento che cambia la vita di entrambi per sempre in una scena, ormai famosissima, in cui addirittura il nostro eroe decide di sparare alle spalle del suo bersaglio. Un episodio che esplicita la differente psicologia tra Magico Vento e il portabandiera della Casa Editrice: Tex.

La Raccolta Le visioni di Magico Vento continua con "L'uomo senza volto" pubblicato all'inizio dell'estate 1999. Fu dopo la guerra di Secessione che nel West esplose la febbre del "teatro visto a teatro", cioè in un edificio appositamente costruito. E in cartellone? Di tutto: danze esotiche, numeri di abilità e di magia, esibizioni da circo, anche con animali, drammi shakespeariani, spettacoli licenziosi, lanterne magiche, e monologhi comici. Adattarsi al volo alle situazioni e agli umori del pubblico era d'obbligo per un attore di frontiera: in sale e in scena tutto poteva accadere, e la paura da palcoscenico era più che giustificata. Nella Frontiera era molto difficile distinguere tra realtà e finzione. In questa avventura conosciamo Dick Carr, in tournée nel profondo West, dove le parti cambiano repentinamente, il copione muta di momento in momento e ogni regola è di continuo travolta.

Chiudiamo la selezione con "Il mostro di Hogan", pubblicato su Magico Vento 31 del gennaio 2000. Quando gli Spagnoli giunsero nelle Americhe, di fronte agli imponenti templi e alle antiche raffigurazioni sacre, credettero di trovarsi in pieno territorio del Diavolo. Insomma: la scoperta del Nuovo Mondo cambiò radicalmente la vecchia demonologia. Le schiere infernali furono identificate con le divinità di altre culture, che si volevano sottomettere e cancellare. Per i conquistadores europei gli indios, i nativi, i neri d'origine africana erano tutti servi di divinità mostruose e diaboliche. Qualche secolo dopo, lo scrittore H.P. Lovecraft riprese il tema del Catalogo delle Divinità Occulte, inventando il Necronomicon, libro esoterico popolato di creature spaventose e aliene. Spostando la demonologia sul piano della letteratura fantastica e proiettandola in una dimensione cosmica, Lovecraft contribuì non poco a depurare l'idea del Male dalle scorie colonialiste e razziste. Gli autori di questa avventura si sono attenuti proprio al suo prezioso insegnamento.

Ecco nel dettaglio gli albi che saranno disponibili in edizione digitale su Bonelli Digital Classic nella raccolta "Le visioni di Magico Vento", tutti compresi in abbonamento:

Bonelli Digital Classic è stato progettato per consentire una lettura piacevole e fluida, offrendo un reader avanzato, programmato in esclusiva per il servizio, che rende onore alle meravigliose vignette dei fumetti pubblicati dalla nostra storica Casa editrice.

Ogni lettore può scegliere la fruizione preferita, decidendo se sfogliare l'albo con visualizzazione a pagina intera, striscia per striscia o vignetta per vignetta. Per molti albi è inoltre possibile scegliere se sfogliare le storie nel tradizionale e originario bianco e nero oppure optare per la visualizzazione di una moderna edizione a colori.

Oltre che nella versione app mobile (scaricabile da Apple Store per sistemi iOS o Google Play per Android), Bonelli Digital Classic è fruibile anche attraverso il browser di un computer collegato a internet. Un singolo abbonamento consente di accedere al servizio su due dispositivi mobile, cui si aggiunge un dispositivo desktop per godere dell'ampio catalogo in ogni occasione.


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