Gallery Lilith

Secondo ritorno a Ucronia

In occasione dell'arrivo in libreria del secondo volume che ripropone le avventure di Lilith, vi proponiamo in una nuova veste gli articoli di presentazione che scrisse per noi Luca Enoch all'epoca dell'uscita in edicola.

21/03/2025

Ucronia, dal greco ou-chronos - "nessun tempo" - indica la narrazione letteraria, grafica o cinematografica di quel che sarebbe potuto succedere se un certo avvenimento fosse andato diversamente.

Le azioni che Lilith compie, nella sua corsa su è giù per lo spazio-tempo, provocano inevitabilmente delle variazioni nel corso della Storia come noi la conosciamo. Questi cambiamenti possono essere minimi, impercettibili oppure macroscopici ed epocali e questo indipendentemente dalla volontà dalla protagonista. Essi possono limitarsi a essere raccontati in un articolo su un giornale o a essere citati negli annali; oppure possono entrare nel mito, ispirare le arti dei posteri e influenzare il destino di interi popoli.

In questa rubrica porterò evidenze del passaggio di Lilith nella Storia dell'umanità, che potranno aiutare il lettore a capire la natura di tali cambiamenti, comprenderne le cause e individuarne le conseguenze nel mondo futuro.

Luca Enoch

1. La fuga disperata di Francesco Rosi

"Fuga disperata" è un film del 1972 diretto da Francesco Rosi, liberamente ispirato alla vera e tragica vicenda dell'alpino Silvio Matiz, in fuga dalla condanna per decimazione con la sua fidanzata e ucciso dal capitano Piero Ciofi sui monti al confine con l'Austria. 

Di chiara impronta pacifista e antiautoritaria, l'opera denuncia la follia della guerra e gli abusi delle autorità militari ai danni dei semplici fanti.

"Fuga disperata" è un film del 1972 diretto da Francesco Rosi, liberamente ispirato alla vera e tragica vicenda dell'alpino Silvio Matiz, in fuga dalla condanna per decimazione.

Ambientata negli scenari della Prima Guerra Mondiale tra i monti della Carnia e l'altopiano del Carso, alla vigilia della disfatta di Caporetto, la pellicola ripercorre le vicende di Silvio Carlevaris (Gian Maria Volonté), un alpino reduce della guerra di Libia e decorato al valore, condannato alla fucilazione secondo la pratica della decimazione, dopo un attacco andato male. Matiz viene liberato dalla sua giovane fidanzata Floriana (Stefania Sandrelli) e scampa al plotone di esecuzione con una rocambolesca fuga che lo porterà fino al confine con l'Austria, dove viene raggiunto dal suo inseguitore, nonché nemico giurato, il capitano Armando Mazzoni (Vittorio Gassman); questi, in preda alla follia, uccide gli altri disertori e lo affronta in un drammatico scontro all'ultimo sangue. La giovane fidanzata di Carlevaris vendicherà la morte del suo amato, precipitando l'assassino in un baratro per poi darsi a sua volta la morte. Testimone di questi drammatici eventi è il cappellano militare Antonio Barazzutti (Giampiero Albertini), amico d'infanzia del Carlevaris, che, benché ferito dal Mazzoni, riuscirà a scendere a valle e a raggiungere i soccorsi.

Al Festival di Cannes, la giuria assegnò all'opera di Rosi il Grand Prix per il miglior film, ex aequo con "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri.

La tragica storia di Silvio Matiz divenne molto popolare nell'immediato dopoguerra, soprattutto per la figura della giovane fidanzatina - rimasta anonima (la vedete ritratta, nella gallery a fondo pagina, nella locandina del film) - la quale, per raggiungere il suo amato in fuga, non esitò a indossare l'uniforme del Regio Esercito e a camuffarsi tra i fanti, dividendo con loro la grama vita di trincea. Le vennero dedicate diverse canzoni, la più famosa delle quali è senza dubbio «M'han tagliato i miei biondi capelli»; il canzoniere della Grande Guerra si compone di molti canti ispirati a questo fatto, in cui la "ragazza guerriera" si traveste da soldato per restare al fianco del suo primo amore.

Al Festival di Cannes del 1972, la giuria presieduta dal regista britannico Joseph Losey assegnò all'opera di Rosi il Grand Prix per il miglior film, ex aequo con "La classe operaia va in paradiso" di Elio Petri, attribuendo anche una menzione speciale all'attore protagonista di entrambi, Gian Maria Volonté.

2. Il massacro di Lawrence

L'evento più significativo nella carriera da guerrigliero di William Clarke Quantrill (31 luglio 1837 - 21 agosto 1863) avvenne nel giorno esatto della sua morte.

Lawrence era da anni il bastione delle forze antischiaviste del Kansas e anche la base operativa per le incursioni in Missouri da parte dei "jayhawker" e delle forze favorevoli all'Unione.

Lawrence era da anni il bastione delle forze antischiaviste del Kansas e anche la base operativa per le incursioni in Missouri da parte dei "jayhawker" e delle forze favorevoli all'Unione. Era inoltre la casa del senatore James H. Lane, malfamato in Missouri per la sua ferma posizione contro la schiavitù e per essere un leader dei jayhawker, a capo dei quali, nel settembre del 1861, aveva saccheggiato e bruciato la città di Osceola. Questi razziatori avevano scorrazzato per il Missouri per anni prima dello scoppio della guerra e Lawrence, il centro delle operazioni, era considerata il magazzino dove erano accumulati tutti i beni sottratti in quegli anni.

All'alba del 21 agosto, Quantrill discese dal Monte Oread a attaccò Lawrence a capo di una forza combinata di circa 450 guerriglieri, raccolti durante la marcia a tappe forzate dal Missouri. Il senatore Lane, uno dei bersagli primari del raid, riuscì a fuggire ma i bushwacker, su ordine di Quantrill, uccisero 183 uomini e ragazzi "grandi abbastanza da impugnare un fucile", trascinando molti di loro fuori dalle abitazioni e ammazzandoli davanti ai familiari. L'età delle vittime spaziò dai quattordici ai novant'anni. Quando gli uomini di Quantrill lasciarono la città, verso le nove di mattina, la maggior parte degli edifici del centro abitato stava bruciando. I razziatori saccheggiarono indiscriminatamente e svaligiarono la banca della città.

Durante il raid, Quantrill, il suo luogotenente George Todd e il leader di una banda alleata, William T. Anderson, furono uccisi. A questo proposito, le varie fonti storiche divergono...

Durante il raid, Quantrill, il suo luogotenente George Todd e il leader di una banda alleata, William T. Anderson, furono uccisi. A questo proposito, le varie fonti storiche divergono: alcuni storici affermano che Quantrill fu ucciso da un'intrepida fanciulla di Lawrence, la quale, pur rimasta anonima, fu celebrata negli anni a venire come eroina dagli abitanti della cittadina. Altri identificano l'assassino del leader confederato in un membro del suo stesso gruppo, una giovane donna soprannominata "Benicia Boy", dal soprannome del famoso pugile dell'epoca John C. Heenan, per la sua vigoria fisica e l'abilità nella lotta. I motivi del tradimento di questa guerrigliera sono misteriosi. Albert E. Castel, nella biografia "William Clarke Quantrill: his life and times", sostiene che la ragazza, orfana di padre a causa delle incursioni delle famigerate Red Legs e appassionatamente votata alla causa del Sud, si fosse innamorata perdutamente del suo comandante; avendole egli anteposto l'attività militare, la giovane si sentì rifiutata e tradita e si vendicò colpendolo a tradimento, nel momento di massima confusione dell'assalto.

Questa fonte storica trova riscontro nella testimonianza diretta di uno dei bushwacker, Alexander Franklin James, il quale, in un processo tenutosi dopo la fine della guerra, affermò di aver assistito all'assassinio del vice comandante di Quantrill, George Todd, per mano della stessa donna e di essere stato a sua volta da lei menomato di due dita della mano destra.

Nella gallery qui sotto, potete vedere e leggere una copia della prima pagina dell'edizione originale del settimanale "Harper's Weekly" del 5 settembre 1863, dedicato proprio al massacro di Lawrence e alla morte del leader dei ribelli.

Lilith. Il fronte di pietra, testi, disegni e copertina di Luca Enoch. Dal 28 marzo in libreria, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.

Lilith. Il segno del Triacanto è il primo volume delle avventure della cronoagente creata da Luca Enoch ed è già disponibile in libreria, fumetteria e nel nostro sito.


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