Ricordo d'autore

In ricordo di Graziano Origa

Domenica 18 giugno ci ha lasciati in un tragico incidente Graziano Origa, polivalente artista del fumetto, ma non solo. Ce lo racconta in un sentito ricordo Franco Busatta, che aggiunge anche alcuni stralci di un'intervista realizzata nel 1980.

20/06/2023

Per me, Graziano Origa è stato veramente un idolo. Non mi perdevo niente di ciò che produceva.

Per me, Graziano è stato veramente un idolo. Non mi perdevo niente di ciò che produceva, a partire da "Contro", fanzine di fumetto non solo underground, per continuare con la sua Enciclopedia del Fumetto in due volumi edita da Ottaviano, nella quale aveva affiancato agli illustri personaggi della storia delle nuvole parlanti, già sdoganati dalla cultura mainstream, quelli della più dimessa serialità nostrana, compresi quelli di testate allora popolarissime come L'Intrepido e Il Monello o dei tascabili sexy-trash di Renzo Barbieri e di Giorgio Cavedon. E poi è venuta "Punk Artist", la rivista con la quale si misurava con il nostro adoratissimo Andy Warhol. E il libro "Diary of a Punk Artist", scritto con l'artista Marco Cingolani, all'epoca membro (con lo pseudonimo di Marco Cy) della sua factory milanese, lo StudiOriga.

Nei testi per le rubriche del Dylan Dog Oldboy ho sempre fatto riferimento al suo stile di scrittura, al punto da avergli anche chiesto, per vari albi, dei suoi contributi, eccentrici, brillanti e sopra le righe com'è sempre stato Graziano. E quanti fumettisti, sono usciti dalla sua fucina, dallo StudiOriga. Per non citarne che alcuni, il fido Enea Riboldi o Fabio Civitelli, per il quale aveva coniato l'esotico nome d'arte di Pablo De Almaviva. E Corrado Roi, al quale era particolarmente legato. Mentre con Carlo Ambrosini aveva dato alle stampe il character cyberpunk "VideoMax".

Quanti fumettisti, sono usciti dalla sua fucina, dallo StudiOriga. Per non citarne che alcuni, Enea Riboldi o Fabio Civitelli. E Corrado Roi e Carlo Ambrosini.

E poi c'è stata l'avventura editoriale di Fumetti d'Italia, ricco di imperdibili chiacchierate con tutti i nomi di punta dei comics non soltanto delle nostre parti. E, naturalmente, non vanno dimenticate le sue illustrazioni e i suoi ritratti dove univa un tratto alla Sergio Toppi con i colori ipersaturi e i retini della Pop Art.

Davvero, Graziano è stata una figura che ha lasciato un segno imprescindibile per tutti coloro che fanno il nostro mestiere, con un occhio che guardava costantemente avanti, capace di spaziare dal fumetto alla letteratura, dal cinema al gossip, dall'arte alla moda, dal Rock alla TV. L'avevo intervistato nel 1980 per la fanzine "Bollettino del Club Giovani Amici del Fumetto", che dì lì a poco si sarebbe trasformata in Fumo di China. Vi propongo di seguito alcuni stralci dell'intervista, per restituirvi un significativo esempio della sua verve, con un piccolo omaggio grafico realizzato, all'epoca, proprio da me.

Adoro le persone intelligenti. Sono così rare. Io ormai amo parlare soltanto con mia madre. Perché è una persona colta. E io amo l'intelligenza.

► Quando e come comincia lo StudiOriga?

Lo "StudiOriga" ha cominciato con Graziano Origa. Qualcuno sostiene che esisteva già prima. Io dubito. Non sono Moravia. Non ho scritto "La noia". Non è importante la data. Non me lo ricordo. Forse si trattava del 1972.

► Su "Contro" hai scritto storie per Bonadimani, Mancini, Cianti, Jannuzzi, Manara e hai pubblicato materiale di Bonvi, Toppi, Siò, Pratt, Crepax... In pratica hai lavorato con il fior fiore del fumetto italiano...

Sei divertente. Il fior fiore... Sei divertente. Adoro le persone intelligenti. Sono così rare. Io ormai amo parlare soltanto con mia madre. Perché è una persona colta. E io amo l'intelligenza. Ho lavorato con Bonadimani. Non mi piace ricordare che ho lavorato con Manara perché è stata tutta una cosa indiretta. Lui era felice di fare il fumetto sul Papa su "Contro" e allora gli ho fatto un testo e gliel'ho spedito. Poi lui mi ha spedito le tavole. Con Bonadimani è stato diverso. Lui mi piace perché è robusto e disegna bene. Poi è sempre indeciso se fare il filosofo, il fotolitista per Mondadori o il famoso disegnatore di fumetti.

► Come mai hai smesso di occuparti di fumetti?

Ora mi piace di più il cinema. I fumetti li leggo. Sono abbonato a "Nonna Abelarda" e compro sempre i mensili di Bonelli. Trovo i fumetti divertenti. In passato credevo fosse un sistema per fare quattrini con l'arte. Ma l'arte non c'entra coi fumetti. Il fumetto non è arte. Neanche quello migliore. Crepax è uno che si diverte leggendo De Sade. Neanche il cinema è arte.

► Hai visto le ultime cose di Pratt?

Adoro Pratt. Ma non è un artista come dicono a Lucca. Ma c'è ancora Lucca, quel salone dei fumetti?

Preferisco i disegnatori che non hanno pretese, le persone semplici che macchiano di caffè le tavole che spediscono all'editore. Preferisco i disegnatori sconosciuti.

► Den, Valentina, Mara, Felix The Cat, Corto Maltese, Spirit. Quale di questi personaggi preferiresti come amante?

Io gli amanti li preferisco vivi, non di carta. Comunque andrei a letto con Den solo se si portasse dietro Valentina. Corto Maltese me lo sposerei. Non è una persona con la quale puoi avere un flirt. È un poeta. E io i poeti me li sposo.

► I disegnatori che preferisci?

Preferisco i disegnatori che non hanno pretese, le persone semplici che macchiano di caffè le tavole che spediscono all'editore. Preferisco i disegnatori sconosciuti.

► Si ha l'impressione, seguendo il tuo lavoro, che tu non riesca a liberarti dell'ombra di Warhol, che tu ne sia ossessionato…

Conosco Warhol, l'ho conosciuto prima di essere ossessionato dalla sua ombra. Dicono che gli somiglio. Io sono uscito una sera a cena con lui. Posso dire che gli somiglio come sensibilità. Tutto qui. Ma a lui piacciono le patate fritte e a me no. Questo è importante.

► Veniamo a Graziano Origa Punk Artist. È incredibile come gran parte dello scritto del giornale sia banale e insignificante. Ti entra da un orecchio e ti esce dall'altro mentre, al contrario, la parte grafica è molto elegante e incisiva…

Io sono un grafico ma anche una persona insignificante. Sono una persona che ti entra da un orecchio e ti esce dall'altro. Adoro essere frivolo. Non voglio assillare la gente con domande tipo «che progetti hai per il futuro». Non m'importa il loro futuro. Il mio futuro è che stasera andrò a un party e berrò al fianco di Stefania Sandrelli.

Franco Busatta


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