Nella tarda mattinata del 6 agosto arriva la notizia della scomparsa di Stefano Di Marino, che i lettori di vecchia data di Martin Mystère hanno conosciuto come soggettista di “Il taglio a nove mani“, pubblicato nell’Almanacco del Mistero 1993. Ma all’interno della sterminata produzione letteraria di Di Martino, di certo la sua collaborazione con la nostra Casa editrice non è che una breve parentesi.

Nato a Milano nel 1961 e laureato in giurisprudenza, nel 1989 entra nella redazione di “Urania” per poi iniziare a lavorare come traduttore e autore, interessandosi principalmente di narrativa d’intrattenimento e saggistica dedicata ai “generi”, spaziando dal romanzo al racconto al cinema, passando appunto per i fumetti.

Nel corso della sua prolifica carriera ha usato gli pseudonimi più diversi perché, come scrisse lui stesso nel suo blog, «l’editoria italiana allo stato attuale non permette a uno scrittore Pulp di pubblicare continuativamente con il suo nome italiano». E allora ecco Stephen Gunn, Frederick Kaman, Xavier LeNormand, Etienne Valmont e diversi altri. È come Stephen Gunn che firma, infatti, gli oltre cento romanzi della serie “Il professionista”, la sua opera di maggior successo, pubblicata da Mondadori sulle pagine di “Segretissimo” e dei suoi Speciali. Per la stessa collana ha creato anche la serie di “Vlad”, mentre con altri editori ha pubblicato le serie di “Jasmine la regina dei gitani”, “Julius Colleoni” e “Bas Salieri” (quest’ultima firmata col suo vero nome).

I romanzi “liberi” e i racconti non si contano, ma importante è stata anche la sua opera divulgativa, con articoli e saggi dedicati  soprattutto ad arti marziali e cinema di genere, ma anche come curatore di collane video, ospite di eventi e incontri pubblici e docente di corsi di scrittura. Stefano Di Marino era una di quelle figure che era impossibile non incontrare, frequentando come lettori e appassionati i generi narrativi più popolari, e non a caso ha ottenuto un grande successo, anche se non con il proprio nome.

La redazione di via Buonarroti si stringe alla sua famiglia in questo momento di dolore.