Anteprima Le Storie
a cura di Nicola Mari
La forza di un testo consiste anche nella sua capacità di far parlare i silenzi, svelando significati adiacenti alle parole stesse. I miei disegni sono il tentativo di rappresentare questi silenzi.
Nei confronti di una persona in carne e ossa, così come di un personaggio di fantasia, si può parlare d’amore solo se si è nelle condizioni di amarne anche e soprattutto i limiti, entro i quali sono presenti il nostro spessore, le nostre potenzialità, la nostra provenienza, le nostre storie.
Tommy, il personaggio che potete vedere nei miei sketch, è in questo senso paradigmatico. Egli è prigioniero di un corpo che gli impedisce di poter celare quanto gli altri personaggi della storia possono nascondere dietro le maschere che a Tommy sono state negate da un destino avverso. In Tommy sono contemporaneamente presenti bellezza e mostruosità, forza e debolezza, coraggio e paura, bontà e crudeltà. In questo senso ritengo che Paola Barbato (sceneggiatrice di "Il principe di Persia", nds) abbia saputo dar vita ad un personaggio simbolico che, nell’etimo, mette insieme gli opposti in cui consiste l’umano nella sua interezza; ma (a mio avviso il colpo di genio di Paola) senza che Tommy possa dissimularne gli opposti attraverso le maschere, di cui normalmente ognuno dispone. Gran parte di questi opposti, di queste configurazioni dell’umano, sono quanto, in noi e nel prossimo, silenziamo.
Questo è il silenzio che cerco di mettere in valore nella caratterizzazione dei personaggi che incontro nelle storie a fumetti con cui mi cimento. In questo caso, la bellissima e struggente storia di Paola.
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