Ricordo d'autore

Il grande Piccatto

Lo scorso 14 marzo ci ha lasciati Luigi Piccatto, una delle matite storiche di Dylan Dog, sulle cui pagine aveva esordito già nel 1987. Franco Busatta, curatore di Dylan Dog OldBoy, ricorda per noi la persona e l'autore.

21/03/2023

Luigi Piccatto era uno dei disegnatori più consapevoli e propositivi con cui lavorare, per il quale il mestiere non aveva mai preso il sopravvento sulla passione.

Potrei scrivere di Luigi Piccatto, appena scomparso prematuramente, sottolineando l'impressionante sfilza di capolavori dylaniati da lui realizzati, da "Il ritorno del mostro" a "Cagliostro!", da "I conigli rosa uccidono" a "Grand Guignol", da "Golconda!" a "Maelstrom!".

Oppure, potrei scrivere del fatto che era uno dei disegnatori più consapevoli e propositivi con cui lavorare, per il quale il mestiere non aveva mai preso il sopravvento sulla passione, con quell'inconfondibile tratto che riecheggiava perfino Will Eisner, capace di spaziare dal grottesco allo splatter, dall'umoristico al drammatico con estrema disinvoltura.

Oppure, ancora, potrei soffermarmi su come non vedesse l'ora di tornare sulle tavole dell'ultima storia alla quale stava lavorando, dopo la lunghissima degenza, durata mesi, che l'aveva costretto in ospedale a seguito di varie, pesanti operazioni chirurgiche. O di come ci tenesse a quella che sarebbe stata la sua ultima intervista, raccolta da Graziano Origa (che troverete sulla riproposta in volume di Grand Guignol), nonostante la memoria gli giocasse brutti scherzi anche a causa delle cure farmaceutiche.

Potrei scrivere di tutto ciò ma, forse, sarebbe meglio scrivere semplicemente che è stato un grande. E che non lo dimenticheremo mai.

O potrei tornare molto indietro nel tempo, a quando vidi per la prima volta il suo tratto alle prese con "Chris Lean" su CorrierBoy. Mi aveva raccontato di aver ereditato il personaggio da Milo Manara. Quando si dice la persona giusta al momento giusto: Luigi si trovava in redazione in attesa di proporsi al direttore proprio quando Manara se ne andò sbattendo la porta, dopo un furioso litigio che consentì immediatamente al futuro cartoonist dylaniato di accaparrarsi la titolarità della serie.

E potrei continuare dicendovi di come fui felice di vedere inizialmente il suo segno alle prese con l'Indagatore dell'Incubo, quando, dopo una notte trascorsa dormendo su una panchina della sala d'aspetto della stazione centrale di Milano, in un'assolata mattina di maggio scoprii che era appena approdato in edicola "Il ritorno del mostro". O, magari, sarebbe il caso di soffermarsi sulle storie di Luigi ancora da pubblicare, la prima delle quali apparirà sulla serie regolare a breve: è il seguito di un altro caposaldo dylaniato, "Sciarada", sempre sceneggiato da Paola Barbato.

Potrei scrivere di tutto ciò ma, forse, sarebbe meglio scrivere semplicemente che è stato un grande. E che non lo dimenticheremo mai.

Franco Busatta


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