I romanzi noir e violenti di Elmore Leonard – “La scorciatoia”, “Il grande salto”, “Il corvo” – hanno fatto epoca anche in Italia, soprattutto da quando ne sono stati tratti film di successo come Get Shorty, Brivido biondo e Killshot.


Cliccate sull’immagine per ingrandirla

Relegati per anni nelle edizioni da edicola o nei tascabili più o meno dignitosi che riempivano gli scaffali delle librerie di stazione, oggi sono ricercati come pezzi da collezionisti e il loro nuovo editore è Einaudi. La rimonta, in effetti, è cominciata negli anni Novanta, quando i libri di Leonard hanno tenuto a battesimo collane prestigiose quali “Interno Giallo”, i “Mystbooks” Mondadori e la biblioteca Sperling & Kupfer. Senza mai diventare un best-seller “gridato”, ma assicurandosi un posto di primo piano fra i long-sellers in molti Paesi del mondo, questo segaligno scrittore del Sud trapiantato nel Michigan ha conquistato il pubblico con le sue storie dure, derivate dalla tradizione del crimine e del western, portata a perfezione con sensibilità tutta moderna.

Non a caso, il loro artefice è stato grande nel racconto breve, nel noir, di cui è stato definito da Newsweek “il più insigne rappresentante americano”, e nel serial televisivo. Né è da sottovalutare la sua importanza come sceneggiatore, per il vigoroso contributo che ha saputo dare al cinema d’azione.

Le altre anteprime dei dossier che troverete sull’Almanacco del Giallo 2014:

I cattivi tascabili di Luca Boschi

C’è del morto in Danimarca di Maurizio Colombo

In apertura: il grande scrittore americano, scomparso nel 2013, ritratto da Aldo Di Gennaro.
A fianco: particolare dell’illustrazione di Di Gennaro relativa al romanzo “Hot Kid”.