Per festeggiare i quarant’anni e i quaranta numeri di Speciale Martin Mystère, le 164 pagine dell’albo sono nuovamente presentate in formato flipbook a separare nettamente i due contenuti. Che però mai come quest’anno sono interlacciati, perché se per un verso viene presentata una riduzione del libro di Alex Dante La storia impossibile del mondo dal Big Bang all’anno zero, per l’altro viene invece pubblicata una lunga intervista inedita ad Alfredo Castelli, in cui il creatore del BVZM racconta il dietro le quinte di quarant’anni di mysteri.

Nelle righe che seguono potete leggere alcuni brevi estratti di questo interessantissimo contenuto mysterioso, mentre nella gallery più sotto vi proponiamo alcune delle pagine che compongono questo imperdibile albo. Buona lettura!

Come tantissime persone, mi sono accostato agli argomenti mysteriosi con Peter Kolosimo, con libri come “Il pianeta sconosciuto”. .

► Come ti sei accostato agli argomenti mysteriosi, quali sono state le tue prime letture in questo ambito?

Come tantissime persone, mi sono accostato a questi argomenti con Peter Kolosimo, con libri come “Il pianeta sconosciuto”. Erano assai interessanti, ma ho leggiucchiato anche altrove. Per esempio su Urania c’erano delle rubriche di quel tenore. Da lì sono passato ai francesi, Pawels & Bergier, Charroux e altri autori. E la cosa mi ha sempre interessato e incuriosito anche se, devo dire, non ho mai creduto che ogni riga per terra fosse un segno dei “marziani” e cose di questo genere, sebbene ci siano un sacco di misteri curiosi. Questo è stato il mio primo avvicinamento. Non nel campo dei fumetti perché, a prescindere dalle singole storie, magari di Mandrake o di altri personaggi, in realtà non c’era un personaggio specifico alla “Martin Mystère”. C’era Blake e Mortimer che trattava un po’ di mysteri, ma nessun altro personaggio ne aveva fatto, per così dire, una professione.

► L’idea di Martin Mystère ti è venuta man mano, mentre acquisivi gli argomenti mysteriosi?

Ci sono stati vari step. Il primissimo riguarda una storia, che poi ho ripreso nello Speciale numero 3, “Il segreto della Grande Piramide“, nella quale una nazione si preparava a una grande catastrofe, solo che alla fine del racconto si scopriva che la nazione in questione era Atlantide. Il titolo originale era “Progetto governativo”.

Nel 1974 il disegnatore argentino Jorge Moliterni, che aveva disegnato tantissime storie di Mino Milani e anche una mia serie intitolata “Chico e Basco”, mi aveva mandato delle tavole di prova che, purtroppo, sono andate perdute in qualche trasloco. Tra l’altro Mino Milani, autore che ho sempre amato molto, era il creatore del Maestro e di Martin Cooper, due personaggi che sicuramente mi hanno ispirato nel creare Martin Mystère (il nome “Martin” è anche un omaggio a Milani, purtroppo scomparso nel 2022).

Quello che è stato pubblicato come secondo numero avrebbe dovuto essere il primo. Poi mi sono reso conto che c’era un po’ “troppo Mister No” e allora ho scritto un nuovo numero 1, introducendo da subito Atlantide, gli Uomini in Nero e via dicendo.

► L’idea di una storia alternativa del mondo è nata quindi insieme al personaggio?

In realtà è nata prima, come testimonia la storia “Progetto governativo”, con la fine di Atlantide e l’idea delle capsule del tempo. La storia del mondo alternativa infatti è stata imbastita già nei primi episodi di Martin. Quello che è stato pubblicato come secondo numero avrebbe dovuto essere il primo. Poi mi sono reso conto che in quella storia, che aveva un’ambientazione sudamericana, c’era un po’ “troppo Mister No” e allora ho scritto un nuovo numero 1, introducendo da subito Atlantide, gli Uomini in Nero e via dicendo.

Questi erano i soli elementi che avevo fissato per lo svolgimento della saga di Martin Mystère, anche perché a quell’epoca non si faceva una lunga pianificazione. Martin è stato uno dei primi ad avere una semi-programmazione narrativa sul lungo periodo. Altri, come per esempio Mister No (che, devo dire la verità, trovo sempre un personaggio meraviglioso, forse quello più nelle mie corde), non l’avevano.

► È chiaro che non è stato pianificato tutto dall’inizio nei minimi dettagli, però è incredibile il lavoro di incastro che è stato fatto negli anni per costruire, tassello dopo tassello, l’affresco storico di Martin Mystère.

Non è così incredibile, nel senso che non è particolarmente preciso. Diciamo che ho buttato giù delle idee lasciando degli spazi liberi, così da avere sempre una scappatoia che permettesse di inserire qualcosa di nuovo, un modo di lavorare che ho imparato “secoli fa”.

Finora infatti non ho dovuto (e non ho voluto) fare le cosiddette “retcon”, perché non occorrono. Successivamente la mitologia è stata portata avanti molto bene da Carlo Recagno e da Vincenzo Beretta, anche se forse si stava complicando un po’ troppo. L’importante è che non diventi come quella dei fumetti Marvel o DC, per i quali devi consultare un’enciclopedia per venire a capo della storia di un personaggio.

A cura di Alex Dante

Speciale Martin Mystère 40La storia mysteriosa del mondo – Parte 1“, testi di Alex Dante e Alfredo Castelli, copertina di Giancarlo Alessandrini e Lucio Filippucci. Dal 25 luglio in edicola, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.


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