A partire da giovedì 7 aprile, trovate sugli scaffali di librerie e fumetterie – e in quelli virtuali di questo nostro sito – Casablanca Cafè, volume cartonato di Mister No che ripropone un’affascinante avventura di Jerry Drake pubblicata originariamente nell’estate del 1993. L’implicazione suggerita dal titolo (e dalla bella copertina di Fabio Valdambrini) è evidente, anche se nel volume è in realtà contenuta anche una breve avventura ispirata da “Mezzogiorno di fuoco”, e per contestualizzarla come merita vi proponiamo un breve estratto dell’interessante postfazione di Luigi Mignacco, che è anche lo sceneggiatore della storia. Buona lettura, dunque, e correte in libreria!
![]()

C’è un film con cui s’identifica buona parte della generazione di Mister No – e che anche oggi quasi tutti conoscono – ma che lui non è mai riuscito a vedere: il mitico “Casablanca”.
C’è un film con cui s’identifica buona parte della generazione di Mister No – e che anche oggi quasi tutti conoscono, amano o discutono – ma che lui non è mai riuscito a vedere per intero: il mitico “Casablanca” (1942) di Michael Curtiz, con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman.
Il primo a rivelarci questo curioso dettaglio sulla biografia del nostro pilota amazzonico fu Alberto Ongaro nella storia “Il clandestino“, uscita nel 1989. Jerry Drake da Manaus raggiunge con il suo piper Bogotà, in Colombia, solo per assistere finalmente alla proiezione di quel film, di cui conosce tutto il cast pur non avendone mai visto neppure una scena, ma quasi subito viene coinvolto in una intricata vicenda con la bella passeggera che ha portato lassù da Manaus. Il nostro si presenta alla biglietteria del cinema solo molti giorni dopo, per scoprire che la programmazione è cambiata. Ma la pellicola dei suoi desideri è stata richiesta da un cinema… di Manaus! Il nostro eroe vola verso casa cantando “As Time Goes By”; anche se il film non l’ha ancora visto, la canzone la conosce a memoria.


Casablanca è uno dei miti della mia generazione, come certe canzoni degli anni 40, certi libri, e gli occhi, la bocca, i capelli di certe donne…
A me l’idea di Alberto Ongaro era piaciuta molto. Immaginavo la sua complicità con Sergio Bonelli, quando gliel’aveva proposta per Mister No: perché loro, anno più anno meno, appartenevano alla stessa generazione di Jerry Drake, a quel vasto pubblico che nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, si era identificato con i personaggi e la storia di “Casablanca”.
Ongaro lo fa dire chiaramente a Mister No: «Forse Casablanca è davvero un brutto film, come dice il mio amico Esse-Esse. Ma è uno dei miti della mia generazione, come certe canzoni degli anni 40, certi libri, e gli occhi, la bocca, i capelli di certe donne… tutte cose che forse non significheranno nulla per le generazioni che verranno…».
Luigi Mignacco
Mister No. Casablanca Cafè, testi di Luigi Mignacco e disegni di Fabio Valdambrini, copertina di Fabio Valdambrini. Dal 7 aprile in libreria, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.
Nella gallery qui sotto vi mostriamo le prime dieci pagine del volume.
Se non volete perdervi nessun aggiornamento riguardo Mister No, seguite la pagina Facebook del personaggio. Per rimanere aggiornati su tutte le novità della nostra Casa editrice, potete seguire la pagina ufficiale di Sergio Bonelli Editore su Facebook o su Instagram, iscrivervi al nostro canale YouTube o alla newsletter settimanale.