Venerdì 28 ottobre arriva finalmente nelle sale cinematografiche italiane Dampyr, il film che adatta per il grande schermo le avventure del personaggio creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo e pubblicato da oltre vent’anni da Sergio Bonelli Editore.
Primo film realizzato da Bonelli Entertainment, braccio multimediale della nostra Casa editrice, con Eagle Pictures e Brandon Box, Dampyr ha visto al lavoro tantissimi professionisti. Abbiamo quindi realizzato una serie di interviste che vi accompagneranno fino all’uscita della pellicola, per dare una panoramica il più completa possibile del grande lavoro che c’è alle spalle di una produzione cinematografica così importante.
Questa volta è il turno della make-up artist Francesca Galafassi, truccatrice che è stata in passato impegnata anche sui set di “Ben-Hur”, “Romulus” e del “Pinocchio” di Matteo Garrone.
Le foto a corredo dell’articolo sono di Gianfilippo De Rossi.
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► Dampyr è stato girato per la maggior parte di notte e lontano dai teatri di posa. Cosa ha comportato questo, per il suo lavoro?
Non è stato semplice perché spesso ci trovavamo in set in mezzo al nulla, di notte, con un freddo che si faceva decisamente sentire e le giornate erano molto lunghe. Eravamo ben equipaggiati con vestiti tecnici e, quando possibile, ci davamo il cambio sul set per sgelare un pochino al camper e ritrovare sensibilità alle mani, ma girare di notte era inevitabile e credo anche che abbia aiutato tutti a entrare ancora di più nel mood vampiresco. Mood per cui, personalmente, ho un debole.
► In che modo avete ideato e poi realizzato il look dei vampiri?
Per quanto riguarda il make-up dei Vampiri, in realtà ci siamo occupati solo della parte in cui non sono trasformati. Il loro look “in borghese” è stato un lavoro di squadra tra i reparti costumi, capelli e trucco.
Abbiamo cercato di mantenerci più fedeli possibile al fumetto per non snaturarlo, facendo un gran lavoro di ricerca ma inserendo comunque degli elementi interessanti come la simbologia attraverso l’uso dei tatuaggi, le variazioni di colore della pelle e dettagli che, credo, diano più carattere e forza ai personaggi.
Io ho avuto anche la fortuna di avere in famiglia un appassionato lettore di Dampyr che mi ha fatto da guida tra i vari numeri, che non sono pochi, per poter studiare al meglio i personaggi.
► Come cambia il suo lavoro quando, come nel caso di Dampyr, gli effetti di trucco sono affiancati da effetti speciali realizzati al computer?
In questo caso non molto perché non mi sono occupata della prostetica, ma in genere è necessario confrontarsi fra i vari reparti sapendo che tipo di interventi verranno fatti, in modo da lavorare al meglio.
A cura di Alberto Cassani
A questo link trovate le precedenti interviste alla troupe e alla produzione di Dampyr il Film.
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