In edicola da venerdì 23 marzo, il Dylan Dog Magazine 2018 presenta articoli su squali assassini, sui delitti compiuti da persone di una certa età e sulle grandi epidemie di cui cinema, letteratura e fumetti ci hanno raccontato nell’anno da poco passato. Ma presenta anche due fumetti inediti ambientati a Wickedford, la cittadina di campagna dove Bloch si è trasferito dopo la pensione. Per presentarvi l’albo, abbiamo fatto due chiacchiere con Alberto Ostini, sceneggiatore di entrambe le storie.

Le due storie sono intimamente collegate tra loro, perché gli eventi della prima hanno come conseguenza diretta la seconda.

► Rispetto alle storie dei Magazine precedenti hai operato un netto cambio di registro narrativo, ne “Il luogo oscuro”. Perché questa scelta?

Per due motivi. Il primo è che dopo una storia grottesca e una con toni da commedia volevo tornare al registro realistico/drammatico che mi appartiene di più, che io sento più naturale. Il secondo e più importante è che il tema dell’indifferenza di fronte alla sofferenza umana – una scelta narrativa dettata dal momento storico che stiamo vivendo e che io non me la sentivo di ignorare – richiedeva per forza di cose un tono profondamente drammatico.

► Come si differenziano le due storie, affidate a Giulio Camagni e Paolo Bacilieri?

Sono intimamente collegate tra loro, perché gli eventi della prima hanno come conseguenza diretta la seconda. La prima è più crudele, la seconda più elegiaca, ma la filiazione è diretta. Nonostante lo stile di Camagni sia profondamente diverso da quello di Bacilieri (il quale ha scelto anche una sorprendente e meravigliosa colorazione con due tonalità di rosso, molto caratterizzante) le due storie sembrano possedere una “continuità” naturale. Penso che si integrino alla perfezione pur nella loro estrema diversità grafica.

► Cosa dobbiamo aspettarci dalla saga di Wickedford, ospitata dal Dylan Dog Magazine, in futuro?

La storia di quest’anno segna una cesura piuttosto netta, un “trauma” dal quale sia Bloch sia l’intera cittadina faticheranno a riprendersi. Non direi che si possa parlare di una vera e propria “saga”, ma di sicuro l’onda lunga di quanto avvenuto nel 2018 arriverà fino al 2019, con degli strascichi piuttosto pesanti.

A cura di Franco Busatta


Una vignetta di Giulio Camagni da “Il luogo oscuro”. Cliccate per vedere la tavola intera.


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