Il corposo volume finale delle uscite estive dedicate alla Stirpe di Elän arriva in edicola e fumetteria il 27 luglio. Come i cinque che l’hanno preceduto, anche questo non è certo avaro di momenti spiazzanti, soprattutto (e, aggiungerei, crudelmente) riguardanti il destino di molti dei protagonisti dell’epopea ideata da Federico Memola.

Concentriamo l’attenzione, però, su due relative new entry nel nostro ricco cast. A pagina 156 di La Stirpe di Elän 5, compaiono per la prima volta Margot Miller e Jack Remington, rispettivamente fotografa per il “The Express” di San Francisco e freelance impegnato in un’indagine giornalistica riguardante la Hammond Technologies. Alla prima stesura di “L’ombra dei grifoni”, i due non portavano quei nomi: Margot si chiamava Myriam Leclair e Jack altri non era che… Jonathan Steele!

Mentre si avvicinava alla scrittura degli ultimi capitoli della saga, Memola ne architettava l’evoluzione. L’idea era di esaurire tutte le trame aperte, unire il pianeta Terra con Elän e, con questa fusione, generare un nuovo scenario in cui si sarebbero finalmente mosse due creature che si aggiravano nella sua mente di scrittore fin dal 1990: Myriam & Steel (la “e” finale del cognome sarebbe arrivata solo più tardi).

All’epoca in cui Federico era redattore di Fumo di China, e autore di alcuni fumetti allora ospitati dalla rivista pubblicata da Ned 50, aveva affidato alla matita di Teresa Marzia, sua futura moglie, il compito di visualizzare una prorompente ragazza e il suo compagno di avventure. Le loro storie non arrivarono mai a concretizzarsi, ma le dinamiche tra i due fornivano mille spunti all’autore milanese: in varie forme, il legame con quei personaggi sarebbe rimasto saldo per la sua intera carriera di sceneggiatore.

Nel 1997, giunto alla scrittura dell’arco conclusivo di Elän, Federico introdusse due “attori” che, nelle intenzioni, avrebbero calcato il palcoscenico da protagonisti nel seguito della saga, una nuova mini-serie, sempre ospitata dalle pagine di Zona X. Questo il piano originario, finché le vendite della collana che dava “libero spazio alla fantasia” non cominciarono a preoccupare Sergio Bonelli e lo storico direttore Decio Canzio, tanto da deciderne la chiusura. Il “balenottero” mensile sarebbe stato sostituito da un più agile albo da 98 pagine e il protagonista principale diveniva uno solo: proprio lo Steel apparso negli episodi “eläniani”.

Il desiderio del direttore era però quello di ripartire da zero, di lanciare un nuovo eroe senza costringere i lettori a conoscere antefatti raccontati su una precedente testata. Doveva essere fatta tabula rasa e venire sciolto ogni collegamento tra La Stirpe di Elän e il futuro Jonathan Steele. Così, tra le pagine di Zona X, Myriam da “rossa” divenne “mora” di capelli, cambiando il nome in Margot; Steel diventò Jack Remington (da Remington Steele, il personaggio interpretato dall’attore Pierce Brosnan nella serie tv “Mai dire sì”), acquisendo un imprevisto pizzetto sul volto.

Nella nuova serie, in edicola da marzo 1999, trovarono posto i due eroi con il loro aspetto e nome originario, così come l’idea di una Terra “nuova” pervasa dalla magia, risvegliatasi in seguito a complessi eventi legati all’equilibrio con la Luna e a un’eterna contesa tra antichi dèi…

Luca Del Savio

Qui sotto potete gustarvi le fasi di realizzazione dell’immagine di copertina ad opera di Rosario Raho.

Maxi Martin Mystère 19La stirpe di Elän 6“, testi di Federico Memola e disegni di Gino Vercelli e Stefano Martino, copertina di Rosario Raho. Dal 27 luglio in edicola, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.

I precedenti albi della saga sono disponibili nel nostro Shop online, li trovate cliccando qui.


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