Luigi Bernardi era nato l’11 gennaio 1953 a Ozzano dell’Emilia ed è scomparso a Bologna, il 16 ottobre 2013. La sua carriera inizia nel 1978, collaborando con la cooperativa culturale Tuttifrutti, realizzando il supplemento a fumetti del settimanale della FGCI “La città futura” e fondando la Casa editrice L’Isola Trovata, che nel suo catalogo da libreria può contare su grandi firme del mondo dei comics: da Alberto Breccia a José Muñoz, da Lorenzo Mattotti a Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo, a Jacques Tardi, fino ad Altan, Gérard Lauzier e Renzo Calegari.

Nel 1982, porta in edicola “Orient Express”, una rivista che presenta fumetti, tra gli altri, di Magnus, Vittorio Giardino e Attilio Micheluzzi, accompagnati da articoli e rubriche. Nel 1984, L’Isola Trovata e le sue pubblicazioni (che vantano anche la collaborazione di nomi quali Renato Queirolo, Decio Canzio, Mauro Boselli e Graziano Frediani) passano sotto l’ala di Sergio Bonelli. Alla chiusura della rivista, Bernardi, nel 1985 – con le francesi éditions Glénat e l’italo-argentina agenzia Quipos – fa nascere la Glénat Italia. Con questo marchio lancia il mensile di “Lupo Alberto” e anche una rivista dedicata alla Pimpa di Altan, oltre a pubblicare altri libri e albi a fumetti.

Dal 1987 al 1989 lavora come traduttore di fumetti francesi, scrive articoli per le testate del gruppo Vogue, collabora alla rivista “Dolce Vita”, cura alcune mostre per il Salone dei comics di Lucca, per Trevisocomics e partecipa alla realizzazione della Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo, a Bologna nel 1988. In quel periodo scrive e pubblica il suo primo libro, “Destinazione utopia” (Eleuthera, 1988), un saggio al quale collaborano anche Graziano Frediani e Luca Boschi. L’anno successivo, il 1989, lo vede fondare – con lo stesso Boschi e Roberto Ghiddi – Granata Press, che inizialmente si muove come service editoriale, per poi dare vita a numerose pubblicazioni: manga e comics americani, ma anche riviste contenitore come “Nova Express” e “Nero”, fumetti italiani, romanzi, saggi e videocassette con gli anime giapponesi. Dopo la chiusura di Granata Press (datata 1996), Bernardi, forte dell’esperienza maturata a contatto con scrittori quali Ivan Della Mea, Pino Cacucci, Carlo Lucarelli e Marcello Fois, continua a lavorare con il noir e i suoi autori. Dal 1998 al 2000 dà vita a due collane, “Euronoir” per Hobby & Work e “Vox” per DeriveApprodi, e, nel 2000, inizia a curare, per Fazi Editore, la traduzione delle opere di Léo Malet. Nel 2000, è chiamato a elaborare l’etichetta Noir per Einaudi Stile Libero, serie che fonda e dirige fino ai primi mesi del 2005.

Dal 2006 al 2011 – mentre si occupa anche di narrativa e teatro – escono in libreria alcuni volumi sceneggiati da Bernardi, tra i quali i tre dedicati a Fantomas (visualizzati da Onofrio Catacchio e pubblicati da Edizioni BD e Coconino) e “Carriera criminale di Clelia C.”, due volumi (Edizioni BD e Black Velvet) disegnati da Grazia Lobaccaro.