La strada che ha portato Sergio Bonelli, Decio Canzio e Sergio Toppi a lavorare più volte insieme, e che trova il suo apice nei tre “romanzi grafici” riproposti in questo Almanacco, correva su sentieri  ramificati, talvolta paralleli ma contigui, e perciò sempre pronti a intersecarsi. A unirli, dal punto di vista umano, erano le passioni per l’Avventura (sotto forma di film, di romanzi e di fumetti) e per la Storia, da rintracciare nei luoghi in cui era avvenuta, da studiare su libri e carte geografiche, da comprendere e rivisitare, per mezzo di vignette e balloons, con moderna intelligenza, senza forzature anacronistiche e, soprattutto, senza pregiudizi.

Toppi preferiva seguire progetti sempre diversi, evitando i rischi, ma anche la comodità, di quella produzione seriale che invece rappresenta, da più di sessant’anni, il punto di forza – e di continuità – delle pubblicazioni bonelliane. Eppure, ciclicamente, e con grande, reciproco entusiasmo, l’editore-sceneggiatore Bonelli, il direttore-sceneggiatore Canzio e il narratore per immagini Toppi si ritrovavano a procedere fianco a fianco, seduti allo stesso tavolo, coinvolti in comuni impegni professionali. Erano nate così le copertine e le illustrazioni che Toppi realizzò, fra il 1974 e il 1977, per otto volumi della Collana America, versione italiana, affidata alla cura di Decio Canzio, di una serie di saggi di origine statunitense, che rievocavano vari aspetti della storia della Frontiera (ma ci furono anche volumi dedicati ai pirati delle Antille, ai cacciatori di balene e agli esploratori africani). “Erano libri splendidamente illustrati, ricchi di testi semplici e adatti ai giovani, ma puntuali, precisi; per di più, avendo un ‘taglio’ equilibrato, non magnificavano a priori i grandi eroi ‘a stelle strisce’, ma sapevano interpretarli tenendo nel giusto conto le luci e le ombre della loro leggenda”, ebbe a dire Canzio.