“Avventura” è sempre stata – e sempre sarà – la parola d’ordine di Casa Bonelli, una parola che però, a ben vedere, si presenta più che altro come un “contenitore”, un’idea-guida, un suggerimento.

Tra i significati che le si possono attribuire – così ci spiegano i dizionari – quello che per noi spicca su tutti è: “impresa che presenta imprevisti e rischi”… O forse, in un senso più ristretto, ma non meno pregnante: “avvenimento fuori dall’ordinario, inaspettato e curioso”. Ebbene, dove si può trovare questa materia, la materia vibrante e sorprendente dell’Insolito e dell’Ignoto, se non nel Fantastico? Genere mutante e inquieto per necessità, indefinibile per definizione, proprio il Fantastico è, non a caso, l’ispiratore di ben due nuove saghe bonelliane.

Una di queste, probabilmente, già la conoscete; è quel Dragonero che, scaturito dalle penne di Luca Enoch e Stefano Vietti, trasporta i luoghi e i personaggi del fantasy cine-letterario nel formato del fumetto seriale. Spade magiche, draghi e mostri assortiti, orchi ed elfi, antichi regni, oscuri stregoni e guerrieri senza paura si incontrano e scontrano sullo sfondo di una geografia immaginaria, ma soprattutto immaginosa, studiata nei minimi dettagli da due autori che hanno da tempo guadagnato la stima di un folto pubblico. Enoch, come creatore di Sprayliz, di Gea e, pochi anni fa, di Lilith; Vietti, come sceneggiatore di Nathan Never e di Martin Mystère… Questo per non citare che poche delle loro numerose incursioni nel mondo delle nuvole parlanti.

[…] Al Medioevo immaginario di “Dragonero”, fa quasi da riflesso speculare il cupo e iper-tecnologico futuro di guerra creato da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari, per il loro Orfani, un futuro che avrete modo d’incontrare faccia-a-faccia a partire dal 16 ottobre 2013.