Nato a Roma il 2 novembre 1940, Vincenzo Cerami, dopo alcune esperienze come aiuto regista di Pier Paolo Pasolini, inizia la sua carriera di sceneggiatore nel 1967, con il film western “El desperado”, di Franco Rossetti. Mentre continua a scrivere per il cinema, nel 1976 debutta nella narrativa con “Un borghese piccolo piccolo”, che l’anno dopo approda sul grande schermo per la regia di Mario Monicelli. Negli anni successivi sceneggia film che vengono diretti, tra gli altri, da Marco Bellocchio, Gianni Amelio, Francesco Nuti, Giuseppe Bertolucci e, nel 1988, con l’enorme successo di “Il piccolo diavolo”, inizia il sodalizio con Roberto Benigni. La coppia tocca l’apice della popolarità con “La vita è bella”, vincitore di tre premi Oscar e candidato come miglior sceneggiatura originale nel 1999. L’anno successivo fa il suo ingresso anche nel mondo del fumetto, firmando i volumi di “Olimpo S.p.A”, disegnati da Silvia Ziche. La sua opera più recente è la raccolta di poesie “Alla luce del sole”, edita da Mondadori nel 2013.

Oltre ad alte onoreficenze riconosciutegli dalla Presidenza della Repubblica Italiana (Commendatore dell’Ordine al Merito e Medaglia d’oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte), Cerami aveva ricevuto, nel 2001, il “Premio Gian Luigi Bonelli”, riservato a un autore che si sia distinto nell’ambito della narrativa popolare.

Proprio in quell’occasione aveva conosciuto Sergio Bonelli e, da allora, i due erano rimasti in contatto, stringendo un rapporto d’amicizia fondato sulla reciproca stima, come racconta lo stesso Cerami in un articolo scritto in occasione della scomparsa del nostro editore.