Il film di Natale del 1895? Nessuno! A quei tempi non c’erano pellicole pronte per santificare le feste, benché il cinematografo fosse stato inventato proprio quell’anno dai fratelli Auguste e Louis Lumière. Si dovettero aspettare tre giorni, fino al 28 dicembre, per avere almeno il film di Capodanno: La sortie des usines Lumière (ovvero, “l’uscita degli operai dalla fabbrica” dei due inventori). Il breve filmato venne proiettato nel Salon Indien del Grand Cafè in Boulevard des Capucines, il seminterrato di un famoso locale parigino. Tra gli spettatori della storica serata c’era un noto personaggio del mondo dello spettacolo, l’illusionista e prestigiatore Georges Méliès. Nato nel 1861 dai proprietari di una fabbrica di scarpe della capitale, ora dirigeva il teatro Robert-Houdin, tempio dei trucchi consacrato a ogni sorta di spettacoli di magia. Méliès fu entusiasta del “cinématographe” e avvicinò i fratelli Lumière per farsi vendere una macchina da presa. “Non possiamo, né per cinquemila franchi né per cinquantamila”, fu la risposta. “Ma creda a noi, Méliès, rifiutando le facciamo un favore: quest’invenzione non ha futuro. A parte l’interesse scientifico, non sarà mai popolare”.