A METÀ DEGLI ANNI OTTANTA, ESCE IN INGHILTERRA UN LIBRETTO CHE L’APPASSIONATO COMPRERÀ con una soddisfazione prossima alla cattiveria: si intitola Ghastly Beyond Belief, che sarebbe un po’ come dire, in modo fine, “Una boiata pazzesca”. Gli autori sono due giovani inglesi sconosciuti, Neil Gaiman e Kim Newman. Il contenuto è un’antologia della peggior fantascienza mai scritta, un florilegio di castronerie, una selezione di pagine imbarazzanti e titoli malriusciti, situazioni ridicole e cantonate logiche. Uno di quei libri, insomma, fatti per ridere a spese di chi crede che al peggio non c’è mai fine, cioè degli autori di serie B, C e Z che, poco a poco, cominciano a diventare di culto come i peggiori cineasti e i film grotteschi. Ma Ghastly Beyond Belief (1985) è un libro democratico e passa al setaccio anche alcuni mostri sacri: come dire che il particolare assurdo o il titolo da mettersi le mani nei capelli possono riuscire a tutti. Chi avrebbe giurato che i compilatori di un’antologia così goliardica sarebbero diventati essi stessi autori di culto, e nel giro di pochi anni? Kim Newman è oggi uno dei massimi storici del cinema fantastico, autore del monumentale Nightmare Movies che descrive analiticamente tutto il sangue scorso sotto i ponti dal 1968 al 1988; ma è anche un apprezzato romanziere di cui sono note in Italia le innovative storie di vampiri: Anno Dracula, Il barone sanguinario e Dracula Cha Cha Cha.