L’11 NOVEMBRE 2012 È VENUTO IN ITALIA A PRESENTARE IL SUO ULTIMO ROMANZO, “L’INVERNO DEL MONDO”, che è anche il secondo di una maxi-trilogia intitolata Century (la storia del Novecento attraverso le avventure di cinque famiglie, conclusione annunciata fra un paio d’anni con Edge of Eternity, già in fase di lavorazione). Ken Follett vestiva molto elegantemente, si intratteneva con i giornalisti all’hotel Principe di Savoia di Milano e conversava di tutto, forte della valanga di copie vendute dei suoi libri fatti per un pubblico senza frontiere. “Il milionario dell’editoria”, come è stato definito dai giornalisti, ha dato volentieri il suo parere sulla letteratura, sulla politica europea e inglese. Oggi l’Europa non potrebbe essere più diversa da quella conflittuale e antagonistica descritta nei suoi romanzi di spionaggio: la guida economica del continente è affidata alla Germania, ma non c’è il rischio che avremmo potuto correre in passato. La locomotiva europea, infatti, si è trasformata in un paese laborioso e pacifico, senza mire espansionistiche o di annessione. A lui non dispiacerebbe affatto scrivere la biografia della signora Angela Merkel, ma dovrebbe presentarle un onorario così salato che, in definitiva, non se ne farà nulla.