In libreria dal 27 settembre, Dove abita la notte è il settimo volume di Nero, la saga storico-fantasy ideata da Emiliano e Matteo Mammucari. Con questo libro ha inizio il secondo ciclo narrativo, e per farcelo raccontare abbiamo posto qualche domanda ai due autori. Ecco le loro risposte, corredate da qualche tavola particolarmente affascinante.
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► Dove abita la notte è il primo volume del secondo ciclo narrativo di Nero. I lettori che vi hanno seguiti fin qui cosa devono aspettarsi, di nuovo rispetto alle prime sei uscite?
Matteo Mammucari: Nella prima serie abbiamo conosciuto Nero come un feroce guerriero che combatte per liberarsi del suo ingombrante passato e dall’ombra di suo padre. In questa nuova storia, il nostro protagonista avrà l’occasione di misurarsi con un mondo a lui sconosciuto: senza più guerre da combattere, potrà finalmente scegliersi l’identità che preferisce e costruire la sua vita da zero. Ma è proprio questo che lo costringerà a fare i conti con il suo io più profondo, perché scoprire se stessi, a volte, è una delle crociate più impegnative.
Cambiare latitudine, oltretutto, serve a poco; i guai ti aspettano ovunque tu vada, e stavolta sono talmente grossi che Nero non può neanche immaginarli…
► Già dalla cartina geografica che apre il volume, e dall’articolo che abbiamo pubblicato pochi giorni fa, è evidente il cambio di ambientazione. Cos’ha di affascinante questa nuova zona?
Emiliano Mammucari: Ci siamo accorti che la Via della Seta del periodo di Nero non è mai stata raccontata prima a fumetti e, in generale, pochissimo dalla narrativa. Era un mondo incredibilmente affascinante: siamo a Samarcanda, una città che ha una storia antichissima, che ha conosciuto i persiani, Alessandro Magno, la tradizione indiana, i mercanti cinesi, gli arabi e ora i turchi. E che ha le ore contate: tra poco tempo, rispetto alla storia che stiamo raccontando, sarà completamente spazzata via dai mongoli.

► Quanto sarà importante l’aspetto fantasy, nella trama di questo ciclo?
Matteo Mammucari: Dopo aver affrontato i djinn islamici, spostandoci a Samarcanda abbiamo potuto attingere a piene mani dalla mitologia persiana, che – come sempre accade – è estremamente stratificata. Inizieremo scoprendo i daēva, esseri venerati come dèi fino a finire relegati, con l’avvento dello zoroastrismo, nel novero delle creature demoniache. Parrebbe inoltre che si stia apparecchiando uno scontro epocale tra le forze della luce e quelle delle tenebre annunciato millenni prima… un problema, per uno come Nero, che da sempre vive nella penombra.

► Il volume è disegnato da Federico Santagati e Giuseppe Matteoni, entrambi all’esordio nella serie. Ma se Matteoni i nostri lettori lo conoscono bene, per Santagati è un esordio bonelliano vero e proprio. Volete presentarcelo?
Emiliano Mammucari: Federico Santagati è un disegnatore giovanissimo, ed è un fenomeno. Ha un dinamismo pazzesco e, soprattutto, è un punk. Si immerge a capofitto nelle storie e non ha paura di niente! Una caratteristica che lo ha fatto entrare perfettamente in un lavoro come Nero, che prevede un mix tra scene d’azione e ricostruzioni storiche decisamente complesse.
Tra Orfani e Nero ci è capitato di lavorare con decine di disegnatori che sono diventati dei fuoriclasse, e mi sento di poter dire che Santagati è uno di quelli con cui mi sono divertito di più.

Nero. Dove abita la notte, testi di Emiliano e Matteo Mammucari e disegni di Federico Santagati e Giuseppe Matteoni, colori di Simona Fabrizio, copertina di Emiliano Mammucari. Dal 27 settembre in libreria, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.
Nero. Dove abita la notte – Variant, testi di Emiliano e Matteo Mammucari e disegni di Federico Santagati e Giuseppe Matteoni, colori di Simona Fabrizio, copertina di Emiliano Mammucari. Dal 27 settembre nelle librerie Manicomix, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.
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