Il territorio dell’Upper Missouri era così selvaggio che nel 1859 c’erano, per la sparuta pattuglia di coloni bianchi, solo due centri abitati e fortificati separati da centinaia di miglia di prateria e montagne.

Il territorio dell’Upper Missouri era così selvaggio che nel 1859 c’erano, per la sparuta pattuglia di coloni bianchi, solo due centri abitati e fortificati separati da centinaia di miglia di prateria e montagne: Fort Benton sul Missouri, regno degli ultimi cacciatori di pellicce, e Fort Owen nella fertile Bitterroot Valley, con pionieri bianchi che mettevano su famiglie di contadini insieme alle donne native. Di lì a poco sarebbe esplosa la corsa all’oro del Montana e sarebbero sorte tumultuose boom-towns popolate di avventurieri e banditi, e il territorio, che gli spagnoli chiamavano Montaña del Norte, prenderà ufficialmente il nome di Montana.

Una delle prime città a essere fondata nella regione sarà Bannack, o Bannock, il nome che ha assunto nella serie di Tex, e che è passata alla storia del West per essere il covo della famigerata Banda degli Innocenti, che Kit Carson sarà destinato ad affrontare nella classica storia “Il passato di Carson“, firmata da me e da Marcello. Qui, a quel periodo leggendario mancano ancora alcuni anni, e Bannock è solo un’idea nella mente di uno dei suoi fondatori, Cyrus Skinner… Ma questa avventura può considerarsi una specie di “prequel” di quell’ormai classico episodio.

Sfogliando un’enciclopedia western vi scovai la corsa all’oro del Montana e la Banda degli Innocenti di Bannack, che potevano offrire la trama e lo sfondo.

Sfogliando un’enciclopedia western vi scovai la corsa all’oro del Montana e la Banda degli Innocenti di Bannack, che potevano offrire la trama e lo sfondo, il piatto forte, insomma. Per il personaggio fulcro della vicenda, non ho mai nascosto di essermi ispirato a uno dei capolavori di Carl Barks, “Zio Paperone e la Stella del Polo”, dove la donna mai dimenticata dall’anziano papero è una cantante di saloon nell’Alaska della corsa all’oro di nome Glittering Goldie. Nella traduzione italiana ricevette il nome di Doretta Doremì, che unisce genialmente oro e musica.

La musica, appunto. Serviva un Leitmotiv. Quale sarebbe stato quello della mia Doretta, ossia Lena Parker? Ovvio, trattandosi di un amore perduto: “The girl I left behind me” (La ragazza che mi sono lasciato indietro), una canzone popolare risalente al Seicento che ha avuto diverse incarnazioni con modifiche nel testo. Nelle sue varie trasformazioni, questa trascinante arietta celtica è stata citata nel capolavoro di Thackeray “La Fiera delle Vanità”, nei cartoons di Bugs Bunny e Braccio di Ferro, e naturalmente nei film western, soprattutto in quelli di John Ford, come “Il massacro di Fort Apache” e “I cavalieri del Nordovest”. Non si può dire che Kit Carson non abbia dei validi motivi per definirla la sua canzone preferita.

Dove finisce la Storia e dove comincia la Leggenda? Il giovane Crow Cigno Bianco, ovvero Mee-nah-tee-hash, combatterà insieme ai bianchi contro Sioux e Cheyenne e sarà ferito al Little Big Horn. Altri personaggi storici di questa avventura sono i pionieri di Fort Owen, villaggio fondato dal maggiore John Owen nella Bitterroot Valley, presso il sito di una vecchia missione. Il maggiore aveva incontrato in un villaggio shoshone la giovane donna che sarebbe diventata sua moglie, Nancy.

L’oro perduto delle Trinity Mountains è un fatto autentico, ma anche materia di leggenda. Perché, si sa, nel West, dove finisca la Storia e inizi la Leggenda non è mai chiaro… E a noi nemmeno importa!

A Fort Owen troviamo altri due personaggi realmente esistiti e in fuga dalla legge che però, ed ecco la licenza poetica, non è provato che si trovassero lì, anche se Cyrus Skinner più tardi avrebbe fondato, nel Montana della Corsa all’Oro, la celeberrima città di Bannack. E quindi, perché no?, forse c’erano! In fondo qualcuno, nei libri di Storia del West, afferma che il socio di Skinner, Richard Barter, detto Rattlesnake Dick, fu visto per l’ultima volta proprio da quelle parti. Lui e Skinner avevano compiuto anni prima la leggendaria rapina al convoglio dell’oro delle Trinity Mountains, in California. La rapina riuscì, ma il bottino andò perduto, perché i complici che l’avevano nascosto, tra cui il fratello di Cyrus Skinner, furono in seguito uccisi dalla Legge. L’avevano nascosto così bene che nessuno riuscì mai a ritrovarlo.

L’oro perduto delle Trinity Mountains è un fatto autentico, ma anche materia di leggenda. Perché, si sa, nel West, dove finisca la Storia e inizi la Leggenda non è mai chiaro… E a noi nemmeno importa!

Mauro Boselli

Tex Willer. Sull’alto Missouri, testi di Mauro Boselli e disegni di Pasquale Del Vecchio, copertina di Massimo Carnevale. Dal 17 marzo in libreria, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.


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