Il Premio Italia è quel riconoscimento in cui ogni anno gli appassionati di fantastico votano le loro opere preferite, e alla fine vince Martin Mystère. Parafrasando Gary Lineker, potremmo riassumere così l’albo d’oro del Premio Italia per il miglior fumetto italiano: per la sesta volta negli ultimi sette anni, infatti, è una storia ambientata nell’universo del Detective dell’Impossibile a portare a casa il premio.

Nato nel 1972 in occasione dell’Eurocon di Trieste, la prima grande convention italiana dedicata alla fantascienza e al fantastico, il Premio Italia certifica l’apprezzamento dalla comunità degli appassionati del nostro paese per la produzione di genere dell’anno precedente. Dominata per i primi anni dal disegnatore veneto Roberto Bonadimani, a partire da metà anni 90 la categoria dedicata ai fumetti italiani ha quasi sempre visto trionfare gli albi Bonelli, prima Nathan Never e poi Martin Mystère.

Quest’anno la storia premiata è stata “Ottant’anni fa“, l’avventura di Martin Mystère con cui Alfredo Castelli e Lucio Filippucci hanno festeggiato non solo gli ottant’anni di attività della nostra Casa editrice, ma anche il ritorno alla periodicità mensile della testata dedicata al Detective dell’Impossibile.

Da notare anche che, tra gli altri quattro titoli nominati, comparivano anche “Oltre l’immaginazione“, l’albo 361 Bis di Nathan Never firmato da Bepi Vigna, Germano Bonazzi e Ivan Fiorelli, e un’altra avventura di Martin Mystère, “Come ai vecchi tempi“, scritta dall’immancabile Carlo Recagno per i disegni di Fabio Grimaldi.

Che abbiate partecipato alle votazioni oppure no, se siete appassionati di fumetto fantastico ormai lo sapete: il meglio in Italia, anche quest’anno l’ha proposto Martin Mystère!

Per ulteriori informazioni, potete visitare il sito ufficiale del Premio Italia.


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