Venerdì 28 ottobre arriva finalmente nelle sale cinematografiche italiane Dampyr, il film che adatta per il grande schermo le avventure del personaggio creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo e pubblicato da oltre vent’anni da Sergio Bonelli Editore.

Primo film realizzato da Bonelli Entertainment, braccio multimediale della nostra Casa editrice, con Eagle Pictures e Brandon BoxDampyr ha visto al lavoro tantissimi professionisti. Abbiamo quindi realizzato una serie di interviste per darvi una panoramica il più completa possibile del grande lavoro che c’è alle spalle di una produzione cinematografica così importante.

L’ospite di oggi è lo slovacco Lubomir Misak, che di Dampyr è il coordinatore degli stunt e che ha all’attivo oltre cento titoli, tra cui “Dragonheart”, “Black Hawk Down”, “Le Crociate” e “Il trono di spade”, ma anche alcuni tra i lavori più recenti di Paolo Sorrentino e Gabriele Salvatores.

Le foto a corredo dell’articolo sono di Gianfilippo De Rossi.

Da dove hai preso ispirazione, per le scene d’azione di Dampyr?

Già quando ho letto la sceneggiatura la prima volta, ho capito che dovevamo realizzare qualcosa di speciale, non perché fosse complicato, ma perché avrei anche dovuto trovare il modo di girare tutte le scene con gli attori. Ho quindi prestato molta attenzione a elaborare un modo sicuro per effettuare gli stunt e ottenere risultati professionali anche da loro.

Di conseguenza, abbiamo dovuto insegnare agli attori a maneggiare armi da fuoco e gadget idraulici, a utilizzare le imbracature per dare l’impressione del volo e a guidare nelle sequenze di stunt, e più in generale a eseguire le acrobazie. Dopo sei settimane di allenamento e prove, eravamo finalmente pronti.

Così, sul set abbiamo avuto attori che sparavano con pistole mentre guidavano veicoli d’epoca, che combattevano candendo, saltando e volando per aria. Questo li ha aiutati a sviluppare i personaggi che stavano interpretando.

Che scelte tecniche hai compiuto, per creare i combattimenti dei vampiri?

La maggior parte delle volte i vampiri attaccano arrivando in volo e atterrando su persone o oggetti, quindi c’è voluto del tempo per raggiungere la perfetta coordinazione tra gli attori e chi manovrava i cavi cui erano appesi. Stavamo anche girando in esterni, quindi non potevamo fare ciò che avremmo fatto in studio e non potevamo utilizzare le attrezzature che usiamo di solito. Ad esempio, abbiamo girato in una miniera di sale, dove non potevamo attaccare nulla ai muri della miniera stessa: per questo motivo abbiamo dovuto trovare un modo insolito per realizzare la scena, e tutto è andato alla grande.

La verità è che siamo stati anche fortunati con il casting, perché erano tutti molto in forma e pronti per tutte le sfide che si sono presentate. Alla fine, gli spettatori potranno vedere il film a partire dal 28 ottobre e giudicare da soli.

Dal punto di vista dell’azione, cosa ti piacerebbe fare di ancor più audace, in un eventuale sequel?

Spero che Dampyr prosegua e ci siano ancora più scontri, ancora più spettacolari. Chissà, magari vedremo una banda di motociclisti vampiri che compiono balzi in aria con le moto o che combattono con armi d’epoca, o che spuntano dal sottosuolo come zombie. E Dampyr stesso che apprende da Draka altre abilità utili per combattere!

A cura di Adriano Barone

A questo link trovate le precedenti interviste alla troupe e alla produzione di Dampyr il Film.


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