Venerdì 28 ottobre arriva finalmente nelle sale cinematografiche italiane Dampyr, il film che adatta per il grande schermo le avventure del personaggio creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo e pubblicato da oltre vent’anni da Sergio Bonelli Editore.
Primo film realizzato da Bonelli Entertainment, braccio multimediale della nostra Casa editrice, con Eagle Pictures e Brandon Box, Dampyr ha visto al lavoro tantissimi professionisti. Abbiamo quindi realizzato una serie di interviste che vi proporremo su queste pagine fino all’uscita della pellicola, per dare una panoramica il più completa possibile del grande lavoro che c’è alle spalle di una produzione cinematografica così importante.
L’ospite di oggi è Giovanni Guardi, supervisore alle musiche che prima di seguire il progetto Dampyr ha lavorato ai film di grandi nomi del cinema italiano come Gabriele Muccino, Matteo Garrone, Francesca Comencini, Ferzan Ozpetek e Nanni Moretti.
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► Tu sei music supervisor della colonna sonora di Dampyr, non il compositore delle musiche originali. Ci spieghi brevemente in cosa consiste il tuo lavoro?
Da un lato mi occupo della supervisione e organizzazione del lavoro del compositore, dall’altro aiuto e coordino quello per le licenze necessarie a usare canzoni già esistenti che con il regista si è deciso di inserire nel film. Per Dampyr, essendo il regista Riccardo Chemello alla sua prima esperienza non c’era un compositore di riferimento e abbiamo quindi dovuto cercare quello giusto. Ben prima dell’inizio delle riprese abbiamo chiesto a giovani e promettenti compositori un provino sulla base delle indicazioni del regista, ed è così che Lorenzo Tomio è entrato nel progetto.
► Dampyr unisce appunto le musiche originali firmate da Lorenzo Tomio ad alcuni brani di repertorio. È complicato trovare il giusto bilanciamento tra l’una e l’altra, quando si realizza la colonna sonora di un film?
È sempre una bella sfida trovare il giusto mix, ogni film è un’entità a sé e quindi non esistono regole. Per Dampyr non abbiamo sentito grandi necessità di usare il repertorio, quindi ci sono solo due canzoni – una di Lou Reed e una degli An Emotional Fish – mentre il resto è tutto lavoro di Tomio.
► Dampyr è un film horror, ma è anche un vero e proprio cinefumetto. Come si fa a mescolare due anime così diverse per creare una composizione originale e peculiare, nella colonna sonora?
Domanda difficile, cui Tomio potrà forse rispondere meglio di quanto posso fare io. Posso dire che Dampyr è sì un progetto molto originale per il cinema italiano, ma avevamo ben in mente film di genere e adattamenti di fumetti, quindi sapevamo quali strade percorrere e su quali parametri musicali assestarci.
A cura di Alberto Cassani
A questo link trovate le precedenti interviste alla troupe e alla produzione di Dampyr il Film.
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