Ci sono giorni tristi con ricordi allegri e giornate allegre velate di malinconia. Istantanee di persone del fumetto all’insegna del «ti ricordi quella volta…?». Da Mario Uggeri a Lina Buffolente, passando per Graziano Cicogna e Renzo Barbieri… Schegge di memoria di, e con, Sergio Bonelli.
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Giovedì 8 marzo 2007 è il giorno del funerale di Lina Buffolente, che si tiene presso la Chiesa di Cristo Re a Milano, quasi al confine con il comune di Sesto San Giovanni.
«Per la miseria, Gianni, ancora un funerale!» mi dice Sergio a un certo punto. «È destino che tu ed io dobbiamo sempre ritrovarci in questa situazione, quando qualcuno se ne va per sempre.»
«Già. Qualche anno fa eravamo venuti a rendere l’ultimo saluto a suo marito Fausto, ti ricordi? Eravamo in redazione, in via Buonarroti, e scendemmo in strada per raggiungere la loro casa in via Galeno. Pensavo che la tua segretaria Liliana avesse prenotato un taxi e quando mi dicesti “Andiamo con la tua macchina?” confesso che ebbi un momento di esitazione…»
«Macché, fu un’esperienza bellissima! Non ero mai salito su una macchinetta come la tua Smart Fortwo e morivo dalla voglia di farlo. Vabbè, l’occasione era quella che era…»
«Credevo che almeno in città preferissi macchine più comode e appariscenti…»
«Guarda, ti rispondo tale e quale all’altra volta. Mi confondi con mio fratello Giorgio, che ogni volta che viene sotto le finestre del mio ufficio col suo nuovo bolide, strombazza finché non mi affaccio e mi mette nel più totale imbarazzo. Figurati, io adoro la Panda!»
«Beh, la Smart era un po’ più alta… e con le marce semiautomatiche che andavano “a singhiozzo”. Per non parlare degli ammortizzatori fin troppo legnosi, se ricordi…»
«Ma tanto io ero abituato con le Jeep. “Buca”… “sasso”… “buca con sasso”… “buca con acqua”… “buca con fango”. Sembravamo un po’ Georges Wilson e Ugo Tognazzi sul sidecar di “Il Federale” di Luciano Salce.»
«Bene o male, tra un sobbalzo e una battuta arrivammo sani e salvi a destinazione. Ti complimentasti pure per lo slalom in centro da vero tassista che conosce tutti i vicoli alternativi.»
«Eh, già. E ora siamo qui a dare l’ultimo saluto alla Signora del Fumetto Italiano, proprio nel giorno della festa della Donna.»
«Sembra quasi l’abbia programmato…»
«Conoscendola, non avrei dubbi. Mi ricordo ancora il giorno in cui si presentò nella nostra casa-ufficio di via Saffi. Io avevo 15 anni e lei poco più di 23. Oh, era bellissima; sul serio. Mio padre provò ad andarle incontro. Lei, per nulla intimorita, si diresse verso mia madre e le mostrò alcuni suoi lavori. Le furono affidate alcune storie di Furio Mascherato.»
Da “Tre funerali e un matrimonio”, secondo capitolo del volume “Sergio Bonelli/Guido Nolitta l’Editore il Narratore”, di Gianni Bono, prossimamente in libreria, fumetteria e su shop.sergiobonelli.it.
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