Una nuova missione attende Nathan Never, addirittura in rotta verso Giove. Il compito è di recuperare i resti di un’entità biologica extraterrestre, ma durante la fase di preparazione l’Agente Alfa viene rapito! È questo l’incipit di “La squadra Hawks“, il primo albo della miniserie Nathan Never Missione Giove. Ce lo siamo fatti raccontare dallo sceneggiatore Bepi Vigna.
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► Nell’introduzione dell’albo scrivi che la miniserie ha come filo conduttore l’ufologia ma offre anche una chiave di interpretazione inedita a molti avvenimenti passati della trentennale saga di Nathan Never. Vuoi dare qualche dettaglio in più?

Alla fine di Missione Giove si saranno poste le basi per degli sviluppi futuri che potrebbero riguardare una possibile evoluzione in chiave di space opera.
Con Missione Giove ho cercato di dare una conclusione, o almeno un indirizzo, ad alcune trame che nel corso della trentennale avventura di Nathan Never erano rimaste un po’ irrisolte. L’universo del personaggio, alla fine dei quattro episodi, risulterà definito meglio e si saranno poste le basi per degli sviluppi futuri, che, in qualche caso, potrebbero anche riguardare una possibile evoluzione delle avventure di Nathan Never in chiave di space opera.
In questa miniserie si parla anche della missione lunare dell’equipaggio dell’Apollo 11 del 1969, con la rievocazione della famosa diretta della RAI, con Tito Stagno e Ruggero Orlando e la loro polemica su chi abbia annunciato per primo l’allunaggio del modulo che trasportava gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Io, che da bambino seguii quella trasmissione TV, ho sempre considerato quella straordinaria notte come l’inizio del futuro.
► Come mai hai deciso di usare l’ufologia come filo conduttore della storia, inserendo nell’intreccio tanti elementi e tante situazioni tipiche dell’argomento?

Le storie che riguardano l’avvistamento di astronavi aliene e la presenza di extraterrestri sul nostro pianeta appartengono ormai al nostro immaginario collettivo.
Le storie che riguardano l’avvistamento di astronavi aliene e la presenza di esseri extraterrestri sul nostro pianeta – iniziate a diffondersi massicciamente alla fine degli anni Quaranta – appartengono ormai al nostro immaginario collettivo. La fantascienza è stata fortemente influenzata da questa sorta di mitologia, che continua ad alimentare teorie cospiratorie e complottiste nelle quali trovano riflesso le paure e le incertezze dell’uomo moderno.
Nathan Never non poteva prescindere da questo retroterra culturale che appartiene a tutti coloro che sono nati dopo la metà del XX secolo. Ho pensato che potesse essere interessante e divertente, creare una trama che, coinvolgendo Nathan Never, ripercorresse le principali tappe dell’ufologia, proponendo una chiave di lettura di molti avvenimenti considerati controversi.
► I disegni di tutti e quattro gli albi sono di Germano Bonazzi e Max Bertolini, che si sono divisi le tavole secondo le tue indicazioni. Perché questa scelta?

Ho ritenuto potesse essere utile affidare le tavole a disegnatori diversi, che dessero il giusto risalto alle differenti atmosfere.
Le storie si svolgono sia sulla Terra che nello spazio. Ho ritenuto potesse essere utile affidare le tavole a disegnatori diversi, che dessero il giusto risalto alle differenti atmosfere. Scrivendo la sceneggiatura ho indicato di volta in volta a chi erano destinate le varie tavole e Max e Germano, durante la realizzazione dei disegni, si sono confrontati costantemente. Sono due grandi professionisti e credo che, alla fine, il loro lavoro si sia integrato perfettamente.
► Nonostante l’incipit, quasi tutto questo primo albo è ambientato sulla Terra. Possiamo aspettarci un prosieguo dell’avventura più “spaziale”?
Il titolo della miniserie, Missione Giove, costituisce già una chiara indicazione in tal senso. In realtà, dal punto di vista “spaziale”, quest’avventura è una delle più estreme che abbia mai coinvolto Nathan.
A cura di Alberto Cassani
Nathan Never Missione Giove 1 “La squadra Hawks“, testi di Bepi Vigna e disegni di Max Bertolini e Germano Bonazzi, copertina di Ivan Zoni. Dal 27 maggio in edicola, fumetteria e nel nostro sito ufficiale.
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