Si è spento Wes Craven, regista, una delle figure più influenti del genere horror degli ultimi quarant’anni. Era nato a Cleveland, Ohio, il 2 agosto del 1939. Nella sua lunga carriera, ha firmato pellicole che hanno segnato indelebilmente la fantasia degli appassionati, titoli paradigmatici come “L’ultima casa a sinistra” (1972), “Le colline hanno gli occhi” (1977), “Nightmare – Dal profondo della notte” – col quale, nel 1984, diede vita a uno dei più fortunati “divi” dello spavento, destinato a tornare in numerose altre pellicole: il “tagliente” Freddy Krueger – e, più recentemente, la saga metareferenziale e quasi parodistica di “Scream” (quattro capitoli, al cinema dal 1996 al 2011, e una serie di telefilm che ha debuttato nel 2015 su MTV).
![]() Wes Craven, fotografato nel 2009 da Ricardo DeAratanha / Los Angeles Times. |
Da ricordare, tra i film di Craven, anche “Il serpente e l’arcobaleno” (1988), uno tra i preferiti del nostro Sergio Bonelli: tratto dal libro dell’antropologo Wade Davis, dava risposte scientifiche ad alcuni prodigi voodoo, in particolar modo alla zombificazione di esseri umani. Rimanendo in ambito bonelliano, i fan di lunga data dell’Indagatore dell’Incubo ricorderanno l’apparizione di Wes Craven sul palco del Dylan Dog Horror Fest del 1992, dal quale era stato lanciato, in anteprima, “La casa nera“.
Per ricordare il regista e la sua creatura più celebre, abbiamo rispolverato un disegno del 1990, nel quale Angelo Stano proponeva l’insolita coppia Dylan/Freddy, per un incontro da brivido! Se volete saperne di più su Wes Craven, rileggetevi (o recuperate, attraverso il nostro servizio arretrati) l’Almanacco della Paura 2004, tra la cui pagine Maurizio Colombo racconta dettagliatamente la sua carriera, in un ricco e documentatissimo dossier.
