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Numeri apparentemente incredibili, ma tristemente veri. Numeri che raccontano freddamente di tragedie che sarebbero in parte evitabili, se ci fosse un maggiore rispetto per le regole e se venissero introdotti (e osservati) limiti di velocità compatibili con l’idea di mettere al centro delle città le persone, invece dei motori. L’idea di “Siamo tutti i pedoni” è che sia possibile, attraverso la sensibilizzazione, influenzare la cultura di chi guida, che vede in chi cammina soprattutto un ostacolo (basti pensare che un terzo dei pedoni viene ucciso mentre attraversa sulle strisce!). Il nostro Dylan Dog (lo vedete nel disegno di Montanari & Grassani) afferma: “Quando guidi, rispetta il pedone che è in te. Lascia sulla tua scia un messaggio di civiltà”.
L’inquilino di Craven Road non è certo il solo a sostenere questa iniziativa: tra le pagine del libriccino, infatti, lo troviamo in compagnia di Piero Angela (da anni tra i primi a spendersi in nome della sicurezza stradale), dei giornalisti Massimo Gramellini e Milena Gabanelli, del comico bolognese Vito, di Lucio Allocca e Germano Bellavia (attori di “Un posto al sole”), e dei segretari dei sindacati dei pensionati – Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima –, oltre che delle vignette firmate da Vauro, Pillinini, Gomboli, Mausoli, Jezek, Ricci e Mencherini.
Per tutte le informazioni riguardanti la campagna (che ha coinvolto istituzioni, scuole, sindacati dei pensionati, radio e associazioni, con la regia del Centro Antartide e dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza dell’Emilia Romagna e la collaborazione di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil), visitate il sito ufficiale di “Siamo tutti pedoni”: www.siamotuttipedoni.it
