La fine del 1962 segna un vero spartiacque nell’ambito del Fumetto italiano e, tutto sommato, anche della letteratura gialla in generale.
![]() La copertina del primo numero di Diabolik |
L’esordio in edicola di Diabolik, il “Re del Terrore” creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, non passa inosservato. Alcuni intraprendenti editori fiutano che un nuovo aureo filone, redditizio e abbastanza agevole da gestire, è stato rinvenuto nella miniera della letteratura disegnata. Così, per partecipare alla festa sono disposti a rischiare, passando sopra alle eventuali traversie giudiziarie che possono coinvolgerli, dato il clima ostile creatosi ben presto attorno a Diabolik.
L’uovo di Colombo è la proposta di trame gialle, avvincenti e disincantate, all’attenzione di un pubblico esplicitamente adulto: quello che prima di allora si adattava a “tollerare” la lettura dei fumetti politicamente corretti per ragazzi, pur di rilassarsi con qualcosa di poco impegnativo nelle ore di libertà. Ma le avventure della virago Nonna Abelarda, del trapper Blek Macigno, dell’ometto elastico Tiramolla o di Capitan Miki non appagavano affatto le esigenze di un lettore maturo. Ed ecco quindi il libretto di Diabolik: maneggevole, tascabile, volendo anche collezionabile, poiché la sua dignitosa rilegatura con dorso quadro, paragonabile a quella di altri libri “tutti scritti” che da tempo solcano le edicole, lo apparenta a periodici di narrativa di genere già consolidati, come Il Giallo Mondadori o il fantascientifico Urania.
Le altre anteprime dei dossier che troverete sull’Almanacco del Giallo 2014:
► Vivere e morire a muso duro di Giuseppe Lippi
► C’è del morto in Danimarca di Maurizio Colombo
In apertura: Il Boia, disegnato da Emilio Uberti
