Il colpevole è Carlo Lucarelli!
Anteprima Nathan Never
Cari lettori, terzo appuntamento con questa "rubrica" dedicata alle fonti di riferimento utilizzate per realizzare gli albi della miniserie Nathan Never Generazioni. Giovedì 26 luglio il terzo albo ("I dominatori del Cosmo") raggiungerà tutte le edicole e, sperando che ormai le regole vi siano chiare, vi ripresento qui in versione ridotta il "cappello" introduttivo già usato nei due precedenti articoli: quello di Generazioni è un omaggio, un modo per dichiarare la nostra passione nei confronti di una forma espressiva alla quale abbiamo dedicato le nostre vite. Lo scopo è quello di "incontrare", attraverso questi albi, altri appassionati come noi (i lettori) con i quali condividere le emozioni che i fumetti ci hanno fatto vivere in passato e ci faranno vivere in futuro.
Detto questo... pronti? Si parte...
I DOMINATORI DEL COSMO
Esistono delle date "cardine" nella storia della fantascienza. Alcune di queste riguardano momenti in cui è per sempre cambiato il modo di vedere il futuro, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto esteriore delle cose. E, quando parliamo di fantascienza, parliamo di abbigliamenti, astronavi, tecnologie di varia natura. Benché il mondo di cui noi qui ci occupiamo sia quello dei fumetti, è sempre il cinema, grazie alla sua capacità di penetrare con estrema rapidità nell'immaginario collettivo, a definire l'aspetto che potrebbe avere il mondo del domani.
Ma come era prima di allora il futuro? Beh, diciamo che era difficile immaginarselo, e chi creava il domani guardava inevitabilmente al passato.
Quando, nel 1968, 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick arrivò nelle sale, sconvolse per sempre la concezione di quello che sarebbe stato il futuro. Dai colori alle linee pulite e nette di ogni singolo oggetto presente nel film, gli straordinari artisti che realizzarono quella storica pellicola individuarono qualcosa che ancora oggi influenza i creativi di tutto il mondo. E quando, stavolta nel 1977, George Lucas ci travolse tutti con l'universo tecno-avventuroso di Guerre Stellari, ancora una volta tutto si modificò e divenne ciò che conosciamo oggi.
Ma come era prima di allora il futuro? Beh, diciamo che era difficile immaginarselo, e chi creava il domani guardava inevitabilmente al passato. Un maestro assoluto del disegno e della narrazione per immagini come Alex Raymond affascinò generazioni di lettori con le tavole eleganti e voluttuose di Flash Gordon (1934) dove, sul pianeta Mongo, dominato da un perfido dittatore, uomini coraggiosi e atletici si aggirano seminudi, dotati di un semplice perizoma e, al massimo, di un mantello e di un elmo dalla foggia classica. Le donne, discintissime, coprono il necessario con abiti che ci appaiono antichi e languidamente attendono i loro eroi reduci dall'aver affrontato gli sgherri del despota o l'ennesimo spaventoso rettile gigante dotato di almeno due teste.
Stesso discorso vale per altri capolavori del passato, da Brick Bradford (scritto da William Ritt e disegnato da Clarence Gray a partire del 1933) a Buck Rogers, antesignano di tutti gli eroi del futuro, nato nel 1929 dalla penna di Philip Francis Nowlan e dal pennello di Dick Calkins. Eroi che sono arrivati fino ai giorni nostri, che hanno avuto trasposizioni televisive e cinematografiche e dei quali potete trovare materiali sia in rete sia nella libreria più vicina.
![]() Nathan e Legs in un momento piuttosto concitato. |
Ma il vero punto di partenza per l'albo a cui facciamo riferimento è lo sviluppo che questo tipo di narrazione a fumetti ha avuto negli anni '70. Alle soglie di quella rivoluzione grafica e visiva di cui abbiamo parlato all'inizio, i mondi straordinari e pieni di fantasia incarnati da eroi come Flash Gordon trovarono una nuova direzione negli economicissimi comic book prodotti da case editrici dai nomi ancora oggi ben noti, come la Marvel o la DC Comics.
La memoria e la passione non ci possono non condurre al cospetto dei Guardiani della Galassia (quelli "veri", non quelli visti al cinema, eh...). Creato da Arnold Drake e Gene Colan nel 1969 per la Marvel Comics, questo gruppo di eroi interplanetari combatte una disperata guerra contro una confraternita di alieni rettiloidi intenzionati a dominare il cosmo. Nel 1976 il passaggio ai testi del geniale Steve Gerber fa prendere alla serie una piega surreale e allo stesso tempo drammatica. Attraverso i disegni di Al Milgrom, inchiostrato agli inizi da Pablo Marcos, il maggiore Vance Astro, Yondu (non quello visto al cinema, insisto...), Charlie 27, Martinex, Starhawk (non quelli... beh, lo sapete già) e la straordinaria Nikki dai capelli di fiamma hanno fatto sognare migliaia di lettori.
Sempre nel 1976 Steve Englehart e Steve Gan creano Star-Lord (eh, sì... anche questo qui non è quello visto al cinema!) che appena un anno dopo, nelle mani di Chris Claremont e John Byrne, diventa un piccolo gioiello di narrazione avveniristica, ancora lontano dai modelli "realistici" imposti dall'arrivo di Guerre Stellari. Mantelli, elmi, spade (non laser) dominano la scena di un'avventura che, di fatto, potrebbe essere ambientata ai tempi dei tre moschettieri!
![]() Skotos e Nathan in un drammatico confronto. |
Il 1977 segna il debutto degli Starjammers (apparsi nelle pagine degli X-Men), ancora di Claremont, ma stavolta con la collaborazione di Dave Cockrum, e, passando alla DC Comics, degli Star Hunters, di David Michelinie, Don Newton e Bob Layton. Serie accomunate dalla caratteristica di avere un eroe protagonista ispirato alle figure cinematografiche di attori come Douglas Fairbanks o Errol Flynn, circondato da un variopinto gruppo di ribelli/pirati intergalattici (alcuni alieni) coinvolti nel tentativo di fermare i tiranni di turno.
Come abbiamo detto, i tempi del "cappa e spada" spaziale stavano per finire. L'immaginario visivo imposto da Kubrick e Lucas (e dalle serie televisive inglesi e americane di fantascienza seguite negli anni successivi) stava per cancellare tuniche, elmi e mantelli, aiutato anche dall'improvvisa "invasione" dei cartoni animati giapponesi. Le testate qui citate sono durate pochi albi, pochi mesi intensissimi che hanno però lasciato un ricordo indelebile nella mia memoria di lettore. E spero, se avrete voglia di dare loro un'occhiata - sia online sia nelle varie ristampe recuperabili in fumetteria - anche nella vostra! Buon divertimento!
A cura di Antonio Serra
Nathan Never Generazioni 3 "I dominatori del Cosmo", soggetto di Antonio Serra, sceneggiatura di Giovanni Eccher, disegni e copertina di Andrea Bormida.
Dal 26 luglio, in edicola, fumetteria e nel nostro Shop Online!
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