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Iniziative bonelliane
1988. Nei primi giorni di giugno arriva in edicola il numero 326 di Zenith Gigante, "Incubi". Al suo interno, oltre alla conclusione della storia a fumetti iniziata il mese precedente e all'inizio di una lunga saga scritta da Tiziano Sclavi per i disegni di Gallieno Ferri, anche la prima edizione del "Giornale di Sergio Bonelli Editore". Nelle otto pagine dell'inserto a colori viene presentata l'uscita del primo albo di Nick Raider, che arriverà sugli scaffali di lì a un paio di settimane, del primo texone ("Tex il grande", disegnato da Guido Buzzelli), del primo speciale di Zagor e del terzo di Mister No.
Ma non solo. Nell'introduzione del "Giornale", Sergio Bonelli annuncia anche che, a partire dal mese successivo, la Casa editrice Daim Press cambierà nome, per assumere quello che porta ancora oggi, trent'anni dopo. Era il primo "atto (quasi) ufficiale" della Sergio Bonelli Editore. Ve lo riproponiamo qui sotto, riportando sia le righe dell'annuncio sia quelle - pubblicate il mese successivo - in cui si spiega la ragione che ha portato al cambio.
Cari amici,
non spaventatevi: non mi sono lasciato prendere dalla mania dei quotidiani per i "supplementi". Questo inserto (che, volendo, può essere tagliato via dall'albo) è solo l'occasione per mettervi al corrente di molte novità che ci (noi e voi) riguardano. La prima è qui sopra: la nostra nuova denominazione, cioè Sergio Bonelli Editore. Ma ne riparleremo in luglio, quando tale denominazione entrerà in vigore, nella prossima "edizione" di questo "giornale".
La seconda... sono tante. Abbiamo lavorato molto per aumentare la nostra produzione e garantirvi un'estate ricca di letture speriamo divertenti. I dettagli alle pagine seguenti (i commenti in alto sono miei).
[...]
Ora voglio parlarvi, come vi avevo promesso, della nuova denominazione della Casa editrice: Sergio Bonelli Editore. Beh, dopo tanti anni di quasi anonimato mi fa una certa impressione vedere il mio nome in caratteri così cubitali, e anche, un po' meno grande, stampato dovunque al posto di "Cepim", "Daim Press", "Araldo" eccetera. Il fatto è che quei nomi non si sono mai ficcati in testa a nessuno, né ai lettori né (cosa più grave, perché provocava confusione organizzativa) agli "addetti ai lavori". Tutti dicevano più semplicemente "i fumetti di Bonelli". Alla fine, come vedete, mi sono convinto a dirlo anch'io.
Un caro saluto a tutti.
Sergio Bonelli
Sono passati esattamente trent'anni, dunque, da quello storico cambiamento e abbiamo pensato di celebrare questa ricorrenza presentandovi anche una emozionante video-raccolta di alcune tra le copertine più significative che Sergio Bonelli Editore ha pubblicato da quel luglio del 1988. Iniziando proprio da "Il demone della follia", il primo albo a riportare la nuova denominazione della nostra Casa editrice per poi giungere, passando attraverso il debutto di tanti formati e tanti nuovi protagonisti, fino alle ultime novità che stiamo presentando in questi mesi. Buona visione!
01/07/2018